Al via un nuovo metodo di screening per il Covid: test rapidi a partire da settembre

Gli studi condotti dal coordinatore della rete dei laboratori Covid dell’Emilia Romagna, Vittorio Sambri, in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma, potrebbero condurre ad una svolta

covid
(Getty Images)

Potrebbero essere disponibili già a settembre i nuovi test rapidi in grado di segnalare l’infezione da Coronavirus. Quello naso-faringeo potrebbe essere una valida alternativa, più veloce ed economica, ai test molecolari. Si sta quindi vagliando, tra quelle disponibili, la metodologia rapida più affidabile per poter individuare prestamente l’infezione.

Già a partire da ottobre, questo nuovo approccio potrebbe essere operativo su un migliaio di pazienti; indispensabile partire il prima possibile, specie in vista dei malanni autunnali che potrebbero ingannare e causare disagi nei presidi ospedalieri che effettuano i tamponi.

I test rapidi potrebbero essere utilissimi per sottoporre gli asintomatici, tra studenti, quanti rientrano in Italia dall’estero e coloro che si recano al pronto soccorso per problematiche diverse dal Covid, ad un primissimo screening.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> CORONAVIRUS, IL BOLLETTINO DEL 12 AGOSTO: AUMENTANO I RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA

Il nuovo studio sui test rapidi potrebbe rappresentare una svolta per individuare contagi da Covid

covid
(Photo by Linh Pham/Getty Images)

Il risultato dei test rapidi forniscono un responso rapidissimo: solo 13 minuti per individuare la positività nei pazienti. L’esito dipenderebbe dalla preponderanza dell’infezione e questo lo renderebbe meno affidabile, pur se veloce.

L’eventuale positività al test implicherebbe che il paziente si sottoponga comunque al tampone o al test sierologico; tuttavia l’impellenza della stagione autunnale ne farebbe una necessaria alternativa per individuare immediatamente gli infetti.

covid
(Getty Images)

La rapidità dei risultati di questi test consentirebbe di trattenere gli utenti fino all’esito e ciò li renderebbe particolarmente adatti anche negli aeroporti e presso le frontiere, specie in un periodo come quello attuale in cui in Italia si registrano tanti casi provenienti dall’estero.

LEGGI ANCHE >>> COVID19: ANCORA POLEMICA INTORNO A ZANGRILLO

Gestione cookie