Vite al limite. La trasmissione segue il percorso di pazienti affetti da obesità patologica. Scopriamo la particolare storia di Randy Statum
Il popolare programma Vite al Limite ci ha abituato ad un copione che tristemente si ripete. I protagonisti di ogni puntata affrontano il loro percorso di rinascita uscendo da un passato che li ha visti oppressi dalla loro obesità patologica. Solitamente la loro compulsione verso il cibo è scatenata da un evento traumatico al quale non hanno saputo reagire altrimenti.
Non è il caso di Randy Statum, apparso nella nona puntata della quarta stagione. Randy ha avuto un’infanzia molto felice, legatissimo ai suoi genitori, in particolare al padre che lo ha introdotto presto nel mondo dello sport, divenendo addirittura suo allenatore.
Fin da ragazzo ha sempre tenuto alla forma fisica, la fatica non lo ha mai spaventato. Il dispendio energetico era talmente grande da dover essere supportato da un’alimentazione molto ricca. E’ sempre stato spinto ad irrobustirsi e ad essere massiccio.
In prima media pesava 81 chili, alle superiore aveva raggiunto i 130 kg. All’età di 22 anni si è sposato con Danielle. Pesava 182 kg a quel tempo.
Quando lo incontriamo per la prima volta durante la trasmissione Vite al Limite ha raggiunto il peso straordinario di 297 chili. Sepolto nel suo stesso corpo, impossibilitato a fare qualunque movimento, lasciato dalla moglie e inutile come padre per Khloe, la sua bambina.
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