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Covid 19

Covid, Crisanti: “Tra 20 giorni avremo 1000 casi positivi al giorno”

Andrea Crisanti, il virologo che ha fatto da consulente alla Regione Veneto durante la pandemia del Covid-19, ha rilasciato delle dichiarazioni per niente ottimistiche a proposito della nuova ondata di coronavirus

Andrea Crisanti (il gazzettino.it)

Il virologo Andrea Crisanti, che si è contraddistinto come consulente della Regione Veneto durante l’emergenza sanitaria del coronavirus, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante un’intervista a ‘Il Messaggero’ che riguardano i dati degli ultimi giorni della pandemia da Covid in Italia. Il genetista non è per niente ottimista: “Nel giro di 10-20 giorni avremo 1000 casi positivi al giorno”. Con queste parole fa una previsione del tutto pessimista basandosi sui nuovi casi di contagio della pandemia da Covid-19. Per il virologo il “ritmo di crescita” dei nuovi contagiati da coronavirus è “costante” e quindi per lui è molto remota l’opzione che si riesca a contenere tale ritmo. Non è ottimista in nessun senso riguardo la curva epidemiologica, che guarda con timore: “Più i nuovi positivi aumentano più crescono le possibilità di avere pazienti in terapia intensiva. E di vedere un incremento dei decessi, purtroppo”.

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Il virologo Andrea Crisanti: “I morti arrivano sempre dopo”

getty images

Andrea Crisanti reputa il fatto che non ci sia stato nessun dato preoccupante nelle terapie intensive e in generale negli ospedali come un dato che trae in inganno e consiglia di analizzare la situazione negli Stati Uniti: “i morti arrivano sempre dopo”, semplifica il genetista, spiegando che in un primo momento avviene l’aumento dei casi di infezione e dopo, trascorsi 20-30 giorni, aumentano anche le persone decedute. Ammette poi che a differenza del periodo del picco dei contagi ovvero nei mesi di marzo e aprile, gli ospedali sono più preparati ma ci sono, negli ultimi giorni, casi ben più gravi e già da ora si registra una crescita del numero delle persone ricoverate in terapia intensiva.

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Covid-19 (Getty Images)

Quindi per il virologo sarebbe stato di fondamentale importanza arrivare a zero contagi quando era a portata di mano ma: “abbiamo fallito”, conclude con amarezza.

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