Per il consigliere del ministro Speranza la riapertura delle scuole a settembre “non è scontata” per via del coronavirus. Tutto dipenderà dai cittadini
A rischio la riapertura delle scuole a settembre per Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. Intervistato dal quotidiano Il Messaggero l’esperto ha messo le mani avanti e ha detto a chiare lettere che se nei prossimi giorni i contagi continueranno ancora a crescere ci sarà un “problema serio da affrontare”.
Il primo pensiero va, infatti, alle scuole. “Non è ipotizzabile solo la chiusura di aree con focolai, ma anche che non riaprano le scuole a settembre” ha annunciato Ricciardi. Un fulmine a ciel sereno a meno di un mese dall’inizio stabilito per il ritorno sui banchi, il 14 settembre.
Tutto “dipenderà dal comportamento responsabile delle persone” ha chiosato il consigliere del ministro Speranza. La situazione in Italia non è semplice e rinviare la riapertura delle scuole sarebbe una bomba inaudita.
È indiscusso il fatto che l’allarme per l’emergenza sanitaria si è fatto più alto. Il governo dopo le azioni “permissive” è tornato con il pugno di ferro ed il 16 agosto ha chiuso di nuovo le discoteche e i locali da ballo oltre che ripristinato l’obbligo di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto quando non è possibile rispettare il distanziamento.
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Walter Ricciardi parla chiaro e non fa giri di parole. Il rischio per una non riapertura delle scuole c’è ed è concreto. Non si parla solo di zone circoscritte ma di “tutto il territorio nazionale”. Non parla di zone avvantaggiate o meno, ma di rischio diffuso.
Le decisioni che arriveranno nei prossimi giorni dipenderanno “dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai” ha spiegato. Ma tutto questo non basta, specifica. Il suo appello è rivolto a tutti i cittadini perché ogni sviluppo futuro dell’emergenza “dipenderà soprattutto dal comportamento delle persone” ha sottolineato.
Non si può parlare di zone immuni dice chiaramente il consigliere del ministro Speranza. Tutte le regioni vengono definite “vulnerabili e a rischio” spiega Ricciardi.
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Anche se qualcuna più svantaggiata rispetto alle altre c’è, ammette, come Lombardia, Veneto e, in parte, l’Emilia Romagna rispetto a quello che hanno vissuto nella fase precedente. “Queste tre Regioni continuano ad avere dati peggiori rispetto al resto d’Italia” ha concluso.
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