Ecco quali saranno le regole da seguire all’interno degli edifici. Ogni scuola nominerà un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Asl e verrà formato sulle procedure da seguire. Al referente saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. Inoltre, il suo compito sarà quello di controllare eventuali “assenze elevate” (sopra al 40%) di studenti in una singola classe. Se uno studente ha febbre superiore a 37.5 o presenta dei sintomi come tosse, nausea, dolori muscolari o altri, viene avvertito il referente, che contatta i genitori e in contemporanea porta il sospetto in isolamento rispetto ai suoi compagni. A quel punto i genitori dovranno contattare il medico di famiglia o la Asl per effettuare il tampone. In caso di esito positivo, il referente scolastico comunicherà alla Asl di riferimento i nominativi di tutti gli studenti, professori e operatori scolastici entrati a contatto con il contagiato nelle 48 ore precedenti all’insorgere dei sintomi.
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Casi positivi, le conseguenze
Tutti i contatti “stretti” saranno obbligati a 14 giorni isolamento e l’aula verrà sanificata. Durante la quarantena obbligatoria per gli studenti di una classe, la scuola provvederà ad attivare le modalità di didattica a distanza. L’alunno sarà considerato guarito e riammesso in classe solo dopo essere risultato negativo a due tamponi consecutivi a distanza di 24 ore uno dall’altro.
Se fosse un docente o un operatore scolastico a presentare dei sintomi, dovrà obbligatoriamente indossare la mascherina e allontanarsi in maniera autonoma dalla struttura scolastica. A quel punto la procedura sarà sempre la stessa.
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