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Musica

Hit Parade 1984, erano le canzoni dell’estate. Ve le ricordate?

Hit Parade del passato, ecco le canzoni che hanno animato l’estate del 1984. Ve le ricordate tutte? Riscopriamole insieme.

Pubblicità Apple 1984 (foto dal web)

La musica è lo specchio del tempo. Le canzoni che abbiamo ascoltato recano una traccia di chi eravamo, si legano a ricordi indissolubili, rievocano emozioni passate. Facciamo un tuffo nel 1984, anno di sconvolgimenti politici e formidabili invenzioni, destinate a cambiare per sempre il corso della storia.

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Hit Parade del passato: tutte le canzoni dell’estate 1984

Hit Parade (foto dal web)

Il 1984 italiano fu un anno di tensione politica e sociale. La morte di Enrico Berlinguer segnò uno spartiacque nella politica del PCI (che, sull’onda emotiva generata dalla scomparsa del suo leader, fu primo partito alle Europee), mentre le poco accurate indagini sulla P2 continuavano a brancolare nel buio. A Firenze, nel frattempo, proseguivano senza sosta gli efferati omicidi del “mostro di Firenze”. A livello internazionale, l’evento più eclatante fu la messa in commercio del Macintosh, il primo personal computer targato Apple, destinato a rivoluzionare per sempre il mondo delle telecomunicazioni. Per annunciare il suo arrivo, Apple mandò in onda una pubblicità da 900.000 dollari che, alludendo a 1984 di George Orwell, presentava il suo prodotto come rivoluzionario.

La Hit Parade del 1984 fu dominata da artisti stranieri. Al primo posto Stevie Wonder con “I just called to say I lover you”, subito seguita da “Careless Whisper” degli Wham!, singolo rimasto immortale. Al terzo posto Raf con “Self control”.

Ma molte altre canzoni anglofone di quell’estate furono consacrate alla storia. Per citarne alcune: “Against all odds (Take a look at me now)” di Phil Collins, “Radio Ga Ga” dei Queen e “Forever Young” degli Alphaville. Doppietta, inoltre, per Cyndi Lauper, che scalò la classifica con singoli dal tocco decisamente femminile (“Girls just Wanda have fun” e “Time After Time”).

In Italia, gli anni ’80 furono l’era di Al Bano e Romina, che quell’anno pubblicarono “Ci sarà”. E mentre Antonello Venditti cantava “Ci vorrebbe un amico per poterti dimenticare”, Gianna Nannini lanciava il famoso ritornello “Mi telefoni o no?”, tratto dal singolo “Fotoromanza”.

Prince (foto da GettyImages)

Album simbolo del 1984 furono “Born in the U.S.A” di Bruce Springsteen e “Purple Rain”, del genio artistico e controverso di Prince.

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