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Interviste

Casa Surace presenta StaisciuPacco, a casa delle piccole realtà d’eccellenza italiane

La nostra intervista a Daniele e Beppe di Casa Surace che ci hanno raccontato l’iniziativa di StaisciuPacco

Daniele Pugliese, Beppe Polito, Simone Petrella, Alessio Strazzullo, Renata Perongini – il team del progetto StaisciuPacco

Casa Surace nell’estate post Covid ha lanciato un nuovo ed interessante progetto: StaisciuPacco. A noi di YesLife Magazine lo hanno raccontato Daniele Pugliese, fondatore della casa di produzione web oltre che autore e attore, e Beppe Polito, scenografo di Casa Surace in una divertentissima video intervista. Un progetto che si fonda sul famoso pacco da giù che la factory del Sud ha reso una vera icona tra video ed iniziative.

Un pacco speciale, quello di StaisciuPacco, che si fa portavoce delle eccellenze italiane. Di tutte quelle piccole e medie imprese del Made in Italy poco conosciute ma che da anni producono cibi di eccellenza che grazie a Casa Surace arrivano direttamente a casa. Daniele e Beppe ci hanno spiegato l’iniziativa e cosa ci attende.

Con l’inizio dell’estate siete torni a girare i vostri video, come è stato ritrovarvi per girare di nuovo insieme?

Beppe: Brutto perché stiamo di nuovo sempre insieme, dalla mattina alla sera e capirai che è un disastro..

Daniele: La quarantena e tutto quello che è successo ci ha segnato molto negli atteggiamenti, nei modi di fare.. Immaginate per noi del Sud che ogni occasione era quella giusta per salutarci, abbracciarci, fare le feste anche quando ti rivedevi dopo solo mezz’ora, ora sia a livello burocratico, quando stiamo sui set che in ufficio, doppiamo seguire delle regole ben precise, sia a livello di amicizie e di rapporti siamo limitati. Però siamo fortunati perché stiamo lavorando.

Beppe: molto triste! In ufficio siamo circa una diecina e ogni mattina ci salutavamo tutti e dieci col bacio e la mano e quindi erano tantissimi saluti, adesso invece vediamo nel viso la tristezza. Ci salutiamo col gomito e stiamo affrontando però la cosa.

Daniele Pugliese, Beppe Polito, Simone Petrella, Renata Perongini – il team del progetto StaisciuPacco

Estate 2020, quali sono i programmi? Nuovi video o occasioni per incontrare il vostro pubblico?

Daniele: tutto quello che è successo ha messo definitivamente fine al mare perché ormai abbiamo tutti il fisico della damigiana a Casa Surace! Noi ci riteniamo molto fortunati perché stiamo lavorando e tanti sono i progetti in uscita, video e un nuovo progetto che siamo molto contenti di aver finalmente realizzato. Quello che è successo ci ha resi tutti un po’ fuori sede. Anche chi non lo è mai stato ha provato la malinconia di esserlo perché stando anche nella stessa città o nello stesso paese non ti vedevi con le persone.

Beppe: Però ti mandavi la roba da una frazione all’altra dello stesso paese. Ti scambiavi i doni con la tua famiglia, li lasciavi sotto e poi scendevi a prenderli..

Daniele: Negli anni abbiamo raccontato i fuori sede, la quotidianità, le differenze tra nord e sud, il calore delle mamme e tutto il resto e quale migliore oggetto rappresenta tutto questo calore? Il famoso pacco da giù. Abbiamo iniziato una vera e propria attività con i pacchi da giù..

Beppe: Uno scatolificio!

Il pacco da giù, più volte lo avete descritto.. non è semplicemente una scorta di cibo ma lo definirei un condensato di emozioni perché riceverlo è quasi avere un “pezzo di casa” quando si è lontani, non è così?

Beppe: È esattamente quello che cerchiamo di trasmettere nel nostro nuovo progetto: StaisciuPacco. Il nome arriva da “stai sciupato”. L’idea del pacco da giù sta proprio nel rivedere dentro tutta la tua famiglia, tutti c’avevano messo le mani dentro e c’era tanto tanto amore. Il nostro progetto vuole riprodurre proprio questo attraverso dei prodotti alimentari selezionati e di qualità. Oltre a questo però abbiamo cercato anche di inserire all’interno delle sorprese e dei gadget che possono colpire l’utente e ricordare la famiglia e trasmettere un’emozione diversa che non sia solo quella del cibo.

Non siete nuovi ad una cosa simile, avevate già realizzato il “Pigliati na cosa tour”. Rispetto a questa iniziativa passata ci sono delle similitudini con StaisciuPacco?

Daniele: “Pigliati na cosa tour” è stato un percorso che ci ha permesso di arrivare alla realizzazione di StaisciuPacco. Lì realmente ci siamo resi conto che non devi essere per forza un fuori sede per ricevere un pacco da giù. In quella attività avevamo chiesto ai fan di scriverci un motivo per ricevere un pacco da giù. Ci arrivarono oltre 300 email nelle quali ognuno aveva un motivo che poteva essere “io non l’ho mai ricevuto”, “la mia mamma non sta bene e non può prepararmelo”, “lo voglio regalare ad un amico per fargli vivere questa sensazione” e così via. E ci ha fatto capire che dietro il pacco da giù c’era veramente un mix di emozioni, sensazioni, ricordi che ci ha portato alla realizzazione di questo progetto che in più, oltre a raccontare tutto ciò che è il pacco da giù, ci sta permettendo di aiutare le piccole e medie imprese italiane che aderiranno. È un’occasione per noi per sostenerle. Loro ci danno il prodotto da inserire nel pacco e noi in cambio gli diamo tutta la comunicazione per dargli un valore e contestualizzarlo nel territorio oltre che legarlo al pacco rispetto a tutti gli altri prodotti (tutti in relazione tra di loro) che ci saranno. Ogni pacco ha, infatti, un proprio tema. In ogni pacco ci sono aziende di tutta Italia. L’unione di piccole imprese che si mettono insieme, ognuna con un prodotto. Ci sono anche le ricette su come unire i prodotti tra le varie regioni.

Questi pacchi da giù come possono essere ricevuti?

Daniele: Abbiamo creato un vero e proprio e-commerce con delle pagine social dedicate. Sono in vendita 500 pacchi in edizione limitata. Oltre alle aziende che hanno deciso di farne parte entra dentro al pacco tutto il mondo di Casa Surace con i consigli di Nonna Rosetta, gadget che ricordano quando si era bambini, molto incentrato sull’ecosostenibilità e il riciclo. Sarà un mondo che si scoprirà nel momento in cui il pacco arriva a casa.

Beppe: L’unicità sta nel fatto che il pacco non sarà personalizzabile. È una scelta autoriale e una serie di prodotti che girano intorno ad una idea. Esiste una tiratura uguale ed identica per tutti nella quale cerchiamo di racchiudere un mondo con l’idea più giusta possibile. Abbiamo cercato di scegliere i prodotti più buoni ed esclusivi possibili di alcuni con le migliori aziende italiane.

Leggi anche –> Intervista alle donne di Casa Surace: “Divertimento, ma anche messaggi seri”

Un condensato di Made in Italy puro?

Daniele: Assolutamente sì. È qualche mese che stiamo visitando un sacco di aziende, mangiando e bevendo. Non è facile ma la cosa bella è che ci sta permettendo di incontrare tante realtà familiari, aziende che sono cresciute con il ricambio generazionale, scoprire tante imprese e di conoscere prodotti di eccellenza che non sono conosciuti. Così noi facciamo un altro processo che ci piace molto: stiamo aiutando le aziende che hanno qualche problema con la digitalizzazione e li stiamo seguendo per migliorare sul web. Un progetto che ci piace e che ci diverte mentre alle aziende li sta aiutando tantissimo e le sta spronando a fare di più.

E per le intolleranze c’è qualcosa nel vostro pacco?

Daniele: Nella prima edizione che abbiamo realizzata, lanciata solo pochi giorni fa, ci stanno anche i consigli di un nutrizionista. Non solo consigli in che modo e quantità consumare i prodotti ma anche le attività da fare e come cucinare quei prodotti per non perdere le proprietà specifiche degli alimenti. Per i prossimi pacchi, inoltre, stiamo lavorando su direzioni specifiche per i celiaci e di chi ha altre intolleranze che ormai sono all’ordine del giorno. Un pacco che stiamo costruendo e che speriamo possa essere interessante per qualsiasi mondo e tipo di persona.

Prima Daniele la nominava, Nonna Rosetta ormai un idolo di Casa Surace. Beppe come non chiedere a te che sei il suo nipote reale, raccontaci di lei e come l’hai convinta a far parte della vostra grande e bellissima famiglia.

Beppe: è stato innanzitutto molto facile! Nonna è esattamente così come la vedete nei video. È sempre stata la nonna di tutti i miei amici, da quando eravamo piccoli, è sempre stata la confidente delle mie amiche e non è stato difficile. È successo per caso un giorno mentre giravamo a casa mia. Nacque l’idea di far fare una parte alla nonna con l’allora tormentone di Rovazzi e allora l’unica nonna disponibile era la mia. All’inizio disse “no ma non lo so fare, mi metto vergogna, non lo so ecc..” e da quel momento è stata un’escalation di video e di successi. Oramai è un’attrice di riferimento, lei sta in ufficio con noi, anche se non fa nulla ma vuole stare con noi, è assolutamente così come la vedete. A lei piace il casino, i giovani, basta che vede il casino intorno a lei, si diverte e sta bene. Lei si presta veramente a tutto, anche alle idee pensate e scritte la sera prima, senza neanche avvisarla. È stato il caso del video che riguarda i consigli per il coronavirus. Caricato dopo due ore che lo avevamo pensato oggi forse è stato visto in tutto il mondo con oltre 130 milioni di visualizzazioni.

Leggi anche –> Casa Surace, l’intervista “Il segreto del nostro successo? Sta nel ragù…”

Simone Petrella, Alessio Strazzullo e Daniele Pugliese, fondatori di Casa Surace e del progetto StaisciuPacco

Abbiamo parlato delle evoluzioni di Casa Surace, molti vostri colleghi sono sbarcati sul grande schermo. Vedremo mai un film targato Casa Surace?

Beppe: in verità puntiamo ad altro, a più prodotti di fila come se fosse una saga. Noi saremo il piccolo gruppo web che si lancerà in una sagra.. (scherzano). Ma alla sagra, scherzi a parte, ci teniamo davvero e sarà uno dei grandi progetti che realizzeremo, è solo rimandato.

Daniele: una delle cose più belle del nostro lavoro era proprio il contatto con le persone che ti dà anche l’idea del fatto se stai lavorando bene o meno. E non averlo fa sentire proprio la mancanza del senso principale: confrontarsi, sentire il calore umano che va oltre lo schermo. Io spero che prima possibile possiamo tornare a girare per l’Italia e per i paesi.

Guarda l’intervista video integrale:

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