Mentre l’Inps annuncia la sua scelta, intanto 642 mila pagamenti sono in sospeso. Stiamo parlando delle casse integrazioni di maggio, giugno e luglio. C’è anche un’altra questione: nel decreto Agosto si vede scomparire la cosiddetta “corsia veloce” per le nuove 18 settimane di cassa integrazione. La procedura sprint introdotta col decreto Rilancio di maggio, che prevedeva il 40% di cig anticipata subito dall’Inps, non è richiamata in modo esplicito dal nuovo provvedimento. Quindi il nuovo documento non riconferma l’iter veloce della Cassa integrazione. Che ne sarà poi di tutte le richieste in sospeso? Se l’istituto di previdenza non autorizza o boccia la domanda, l’impresa resta nel dubbio. Non può inviare il documento con gli Iban né ripresentare l’istanza. Secondo i dati di Repubblica, ci sono 151 mila domande in giacenza, in attesa di essere visionate.
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In conclusione, l’Inps deve ancora staccare 2,6 milioni di assegni: non si tratta esattamente di 2,6 milioni di lavoratori perché in molti casi a uno stesso lavoratore spetta più di una mensilità di cassa.
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