Sono state rinvenute ieri, insieme ad altri reperti, anche un paio di scarpette blu; non lontano dalla zona in cui Viviana Parisi e Gioele sono stati visti ancora in vita l’ultima volta
Si allarga il numero dei reperti appartenenti probabilmente al piccolo Gioele e ritrovati martedì da un volontario, Giuseppe Di Bello. Una circostanza, questa, che ha sollevato polemiche circa le metodologie applicate, dato che le ricerche andavano avanti da 15 giorni senza risultati.
Trovate insieme ai vestiti, tra i rovi, un paio di scarpette blu che saranno sottoposte in giornata al padre del bambino, Daniele Mondello, per il riconoscimento. Intanto le autorità stanno cercando di ricostruire il percorso compiuto da madre e figlio e dagli eventuali animali che hanno attraversato quella zona. Un percorso la cui ricostruzione è resa difficile dalla presenza di un vegetazione particolarmente fitta.
Anche il padre di Gioele sarà sottoposto ad un prelievo che consentirebbe un confronto tra il suo e il DNA dei resti del bambino rinvenuti.
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Altro ritrovamento nel caso Parisi: un paio di scarpe blu da bambino
Si aggiunge un nuovo reperto ai ritrovamenti avvenuti nel caso Parisi, a 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo. Un paio di scarpette che potrebbero purtroppo appartenere al piccolo Gioele, scomparso insieme alla mamma il 3 agosto scorso.
Si attendono, a questo punto, i risultati delle analisi condotte dagli esperti per far luce sulla situazione che presenta ancora molti punti oscuri. Il corpo di un bambino, compatibile con l’età di Gioele, è stato ritrovato smembrato e con, ogni probabilità, trascinato nel luogo di ritrovamento da animali selvatici solo in un secondo momento.
Le indagini e le relative ipotesi finora condotte sembrano avere una buona dose di probabilità, così come sembrerebbero affidabili le testimonianze raccolte.
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