Andrea Crisanti torna a parlare e stavolta lo fa attaccando il governatore Zaia e incitando a quadruplicare l’uso dei tamponi a livello nazionale
Il virologo dell’università di Padova Andrea Crisanti, colonna portante della Regione Veneto durante il lockdown, torna ad alzare i toni sull’emergenza Covid e lo fa nelle pagine di diversi quotidiani nazionali, tra cui il Messaggero e Open.
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Sulle pagine del Messaggero del 16 agosto lanciava un vero e proprio allarme: “Nel giro di 10-20 giorni arriveremo ad almeno mille casi positivi al giorno un andamento che ormai non si può fermare. La tendenza mi pare consolidata, anche se vedremo un calo nel weekend legato al numero di tamponi, la dinamica dell’epidemia è ormai chiara, il ritmo di crescita è costante, mi pare improbabile che si riesca a frenare” ha detto Crisanti.
Crisanti ha poi criticato aspramente il governo per aver riaperto le discoteche, salvo poi richiuderle dopo Ferragosto, e il pensiero negazionista fomentato in questi mesi da figure di spicco come Salvini, Sgarbi e Bocelli: “Hanno causato danni enormi, purtroppo già oggi vediamo giorno dopo giorno aumentare i pazienti in terapia intensiva. Sono passati messaggi sbagliati, messaggi scientificamente non supportati e questi sono i risultati. Il traguardo contagi zero era a portata di mano, ma abbiamo fallito”.
Crisanti: “L’unica via sono i tamponi a tappeto”
Netta la posizione anche riguardo l’apertura delle scuole dell’epidemiologo Andrea Crisanti, che a Open ha rilevato tutte le inadeguatezze delle linee guida previste dal Ministro dell’Istruzione. Il solo distanziamento in classe e l’uso delle mascherine non garantirebbe realmente la necessità di impedire l’accesso a scuola dei positivi.
“Con l’apertura delle scuole il rischio aumenterà. Per questo dobbiamo assicurarci che non ci sia la trasmissione del Coronavirus tra alunni e personale docente. Invece, allo stato attuale, tutte le misure finora concepite servono per tutelare la scuola solo da problemi di carattere legale e amministrativo. Il distanziamento di un metro non serve a una mazza, le mascherine invece sì, ma sappiamo bene che i bambini, una volta usciti da scuola, se le toglieranno e faranno quello che gli pare”.
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Per il virologo l’unica soluzione è “quadruplicare la capacità di fare tamponi distribuendoli in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. E per questo serve un piano di sorveglianza che sorpassi questa babele di iniziative delle regioni”.
Crisanti critica profondamente il governatore del Veneto Luca Zaia commentando i 845 nuovi contagi di oggi di cui 159 solo nella sua Regione e ribadisce che “finiremo il mese di agosto con oltre mille contagi l giorno di questo passo”. Per lui serve una struttura nazionale che coordini l’esecuzione dei tamponi in tutta Italia, senza lasciare l’iniziativa politica ai governatori regionali.
Qui lo sbaffo a Zaia è forte: “C’è una differenza da quando seguivano i miei consigli…Prima eravamo la Regione più virtuosa”.
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