Per la morte di Viviana Parisi e suo figlio Gioele gli inquirenti hanno una “pista chiara”. Lei aveva già tentato il suicidio
“Una pista chiara” quella seguita dagli inquirenti per sciogliere i dubbi, ancora diversi, sulla morte di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele di soli quattro anni. Molte delle maglie della vicenda si allargano e chi indaga ha le idee di certo più chiare rispetto all’inizio e ora si cerca di capire perché la dj siciliana avesse libertà di movimento visto il suo stato di salute.
Come detto negli ultimi giorni, infatti, c’era il certificato medico dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto del 17 marzo scorso che attesta che la donna soffriva di paranoia e accusava crisi mistiche. Ora ne spunta fuori un secondo che attesta sempre problemi mentali redatto nel giugno scorso in seguito al tentato suicidio di Viviana.
Sì la donna aveva già tentato di farla finita a fine giugno e quella mattina del 3 agosto, secondo gli inquirenti, voleva portare a termine il suo piano. Buttarsi da un viadotto dell’autostrada Messina-Palermo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera.
Un posto che fosse il più lontano possibile, senza essere trovata. Lasciando il telefono a casa non poteva essere localizzata. L’incidente poi l’ha destabilizzata e le ha fatto cambiare i piani. Questa per il momento la pista accreditata.
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Della ipotesi dell’omicidio-suicidio ne sono quasi certi gli inquirenti rispetto a quanto riportato dai periti medici. Una pista investigativa che si segue e che ha già diversi riscontri per il procuratore di Patti Angelo Cavallo. “Già ce lo hanno detto quello che è successo – ha riferito – Una pista, una lettura chiara degli avvenimenti già c’è stata data. I periti si sono riservati di fornire gli esiti complessivi tra qualche mese, soprattutto quelli istologici”.
Come sarebbero andate dunque le cose? Secondo le ricostruzioni nel modo più tragico. Viviana confusa dopo l’impatto è scappata dall’auto e ha portato via suo figlio Gioele. E questo lo confermano i turisti del Nord Italia che l’hanno vista abbandonare l’auto e scappare nelle campagne di Caronia.
È in questa circostanza che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la dj ha ucciso Gioele, forse per strangolamento, lo ha deposto in un fosso e ne ha ricoperto il corpicino con sterpaglie e pietre. Poi il piano per lei: togliersi la vita. Il traliccio sarebbe stata la soluzione per farla finita. Si è buttata e il suo corpo è finito ad un paio di metri da lì, morta sul colpo. La perdita di una scarpa da tennis e del calzino sarebbe compatibile con l’impatto al suolo.
Nel mentre però gli inquirenti cercano di capire anche perché Viviana aveva libertà di movimento, sua e nella gestione del figlio, visto il suo stato di salute molto instabile. Nei prossimi giorni anche i servizi sociali saranno sentiti come sarà vagliata la situazione familiare.
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