Nuova allerta del Ministero della Salute, lotto di Cozze ritirato dal mercato, possibile rischio chimico dovuto a biotossine
Nuova allerta del Ministero della Salute per alcuni lotti di Cozze contaminate e subito ritirate dal mercato. Il richiamo è avvenuto per un possibile rischio microbiologico tanto che il Ministero ha lanciato un’allerta alimentare nell’apposita sezione del proprio sito web. Oggetto delle verifiche sono stati i lotti di produzione 636-637-643-647.
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L’allerta del Ministero della Salute è scattata in seguito a livelli di biotossine marine dsp oltre i limiti di legge: “Non consumare il prodotto anche se cotto”.
I lotti in questione sono distribuiti nel primo caso dalla “Società agricola Angelo Mancin” con sede dello stabilimento in Viale della Repubblica n.147, loc. Scardovari, Porto Tolle (Ro). Mentre nel secondo caso dello stabilimento “Ittica Allev. Ca’ Pellestrina S.r.l.” (It 444 CDM CE) con sede dello stabilimento in Via Pallestrina, 10-45011 Porto Tolle (Ro). Le cozze vengono vendute in confezioni da 5 kg, 10 kg e 20 kg.
Allerta biotossine oltre la media, i sintomi sull’uomo
Il ministero ha annunciato il ritiro attraverso due comunicati pubblicati sul suo sito: il primo richiamo del 20 agosto, riguarda mitili o cozze con retine da 5 kg. commercializzate da “Società agricola Angelo Mancin”, raccolto in data 17/08/2020 e 18/08/2020. Il secondo venerdì 21 agosto, riguarda i lotti raccolti in data 17/08/2020 e 18/08/2020 delle Mitili o Cozze “Mytilus Galloprovincialis” commercializzate da “Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina S.R.L.”.
Il richiamo del lotto in questione ha avuto effetto immediato ed è stato attivato dallo stesso produttore, che ha provveduto al reso nei punti vendita che hanno ricevuto le confezioni del lotto.
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Tra i sintomi principali legati all’assunzione di biotossine troviamo l’intossicazione diarroica da molluschi bivalvi (nota anche con l’acronimo DSP, dall’inglese Diarrhetic shellfish poisoning): le prime avvisaglie (diarrea, nausea, vomito, dolori acuti all’addome) già dopo mezz’ora l’ingestione dei molluschi ma possono prolungarsi fino oltre le 24 ore successive.
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