Oggi è venuto a mancare un grande personaggio del mondo del giornalismo. Arrigo Levi nel 1943 iniziò la sua carriera ed ebbe il suo primo incarico come collaboratore di Italia Libera, giornali del Partito d’Azione. Una volta tornato alla sua terra d’origine, completò i suoi studi universitari iniziati a Buenos Aires, laureandosi in Filosofia, e continuò la sua carriera giornalistica presso il giornale Unità Democratica diretto da Guglielmo Zucconi. Più tardi si trasferì in Israele e si arruolò volontario nelle brigate del Negev e partecipò alla prima guerra arabo-israeliana, scrivendo corrispondenze dal conflitto per i quotidiani Libertà e Gazzetta di Modena. Fu corrispondente da Mosca prima per il Corriere della Sera e poi per Il Giorno. Nel 1966 passò alla Rai a condurre il telegiornale, ma nel 1969 tornò alla carta stampata lavorando come inviato per La Stampa. E’ proprio per lo stesso giornale che Arrigo diventò direttore nel 1973.
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Non solo giornalista, Arrigo Levi è stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale con Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano fino al 2013. Il mondo giornalistico e televisivo lo onora.
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