Inizia oggi, per personale docente e non docente, la possibilità di eseguire il test sierologico
Dei circa 2 milioni di test messi a disposizione approfitteranno certamente quanti, docenti e non, fra poche settimane dovranno rientrare a scuola. L’iniziativa è aperta a tutte le Regioni e, quanti decideranno di effettuare il test, potranno sottoporvisi fino ad una settimana prima dell’inizio delle attività scolastiche.
Il test è su base volontaria e potranno farlo tutti coloro che lavorano nelle scuole statali e non statali, paritarie e private; ad affettuarlo saranno i Medici di Medicina Generale che, attraverso la prenotazione telefonica, potranno predisporne l’esecuzione e la successiva trasmissione dei risultati alle Asl del territorio di competenza.
I risultati saranno accorpati e divisi per genere ed età ed inviati alle Regioni e, da queste, all’ISS attraverso una procedura informatizzata.
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Test sierologico per il personale scolastico: dove e cosa fare se positivo
Qualche polemica è immediatamente sorta a proposito dell’effettiva fattibilità di esecuzione del test. Alcuni sindacati, infatti, hanno espresso l’esigenza di predisporre luoghi appositamente adibiti allo scopo, considerate anche le norme restrittive che, fino a qualche tempo fa, limitavano l’accesso negli ambulatori.
In caso di positività, il soggetto dovrà eseguire il tampone presso l’Asl, entro 48 ore; nel frattempo, rimarrà in isolamento domiciliare e dovrà astenersi, quindi, dalla ripresa dell’attività lavorativa fino ai nuovi risultati.
Quanto all’affidabilità dei test, l’Oms ha dichiarato che non corrisponderebbe pienamente al 100% bensì al 90-95%: i test, infatti, potrebbero rilevare falsi positivi o/e falsi negativi.
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