Le indiscrezioni su Kim Jong-un arrivano da uno stretto collaboratore dell’ex presidente sudcoreano Kim Dae-jung che precisa “la successione non è stata ancora completata”
Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un sarebbe “in coma”. Questa una delle ultime rivelazioni sul suo stato di salute, da diversi mesi ormai sotto la lente di ingrandimento. A rivelarlo Chang Song-min, stretto collaboratore dell’ex presidente sudcoreano Kim Dae-jung. L’ufficiale ha anche detto che al suo posto, alla guida di Pyongyang subentrerà la sorella minore del leader Kim Yo-jong.
Parole che aprono scenari tutti nuovi. “Ritengo sia in coma, ma la sua vita non è finita”, le altre parole di Chang sulla vicenda che vengono riportate direttamente dai media sudcoreani e rilanciate subito dal Mirror. Passeggio di consegne dunque a Pyongyang ma ancora non del tutto completato. Anche questo rivelato da Chang Song-min che ha chiarito: “la successione non è stata ancora completata, quindi Kim Yo-jong viene portata alla ribalta perché non ci può essere un vuoto di potere prolungato”.
Lo stato di salute di Kim Jong-un sarebbe dunque non in buone condizioni. Da mesi si rincorrono voci su di lui, alcune delle quali lo aveva già dato per morto. Nei giorni scorsi però era stato già annunciato che il leader nordcoreano avrebbe conservato il potere assoluto ma avrebbe ceduto alcuni dei sui compiti a Kim Yo-jong “per alleviare lo stress”.
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Kim Jong-un, tante voci ed ipotesi sul suo stato di salute
È dal mese di aprile che si parla della morte, vera o presunta, del dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Da un lato i rumors sulla sua presunta morte e, dall’altro, le news che dicevano di condizioni stabili del leader non di certo in salute ma non morto.
Le voci sul suo grave stato di salute sono state alimentate dal fatto che Kim Jong-un per diverso tempo non si è fatto più vedere in pubblico. Il dittatore infatti non si era fatto vedere né il 15 aprile, giorno in cui si celebra il fondatore del Paese, suo nonno Kim Il-sung, né il 25 aprile, giorno in cui si celebra la fondazione dell’Esercito Popolare Rivoluzionario Coreano.
Kim Jong-un era tornato a farsi vedere in pubblico dopo tre settimane, per il primo maggio con addosso il suo abito in stile Mao, partecipando al taglio del nastro rosso inaugurale di una fabbrica di fertilizzanti fosfatici a Sunchon.
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Poi di nuovo il nulla ed i dubbi sul suo stato di salute. Oggi si dice addirittura che sia in coma e si parla di un passaggio di potere. Se così sarà si tratterà di una svolta nel Paese.
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