Ferite impressionanti quelle inferte da parte di un orso lungo il lago di Andalo vicino Trento a Diego Balasso, giovane carabiniere di 24 anni
Il giovane carabiniere 24enne Diego Balasso ha raccontato la sua esperienza in merito all’attacco di un orso avvenuto sabato sera scorso (22 agosto), ad Andalo vicino Trento. Originario di Recoaro Terme (Vicenza) ma di stanza in Trentino era in procinto di iniziare il suo turno notturno, quando insieme a un’amica è stato vittima di un incontro ravvicinato con un cucciolo di orso. “Sono stati minuti di terrore” ha confessato Diego al telefono dopo le sue dimissioni oggi dall’Ospedale Santa Chiara di Trento dove era ricoverato.
L’orso è apparso all’improvviso sul sentiero che costeggia il lago di Andalo meta di passeggiate serali per tanti villeggianti e residenti della zona.
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L’animale – ha raccontato il carabiniere – è apparso all’improvviso sul sentiero che costeggia il laghetto alle porte del paese. Un’amica che era con lui non appena ha sentito i passi si è allontanata mentre Diego non ha avuto la stessa prontezza di spirito e si è accorto tardi dell’animale a poche decine di metri da lui.
L’orso gli si è avvicinato limitandosi ad annusarlo inizialmente, Diego Balasso ha indietreggiato e a quel punto l’animale l’ha buttato a terra iniziando a graffiarlo. Il carabiniere racconta che l’orso ha provato anche a trascinarlo sul sentiero ma lui si è divincolato aggrappandosi ad una staccionata. Diverse le ferite a schiena, braccia e gambe, per fortuna nessuna grave. Ad attutire le unghiate dell’animale è stato il piumino indossato dal giovane. L’animale ha provato ad attaccarlo di nuovo ma l’arrivo di alcuni ragazzi, allertati dall’amica della vittima, l’ha messo in fuga.
L’Enpa attacca la Regione Trentino per la mala gestione della propria fauna
Per motivi di sicurezza pubblica il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ne ha quindi disposto la cattura immediata che è avvenuta, con il supporto dei forestali e del personale veterinario, verso le 4 di domenica mattina attraverso l’uso di narcotici. L’orso, un esemplare di 121 chili e circa due anni e mezzo di età, è stato quindi trasportato al Centro di recupero fauna alpina di Casteller.
Con molta probabilità si tratta di M57, l’orso che nei mesi scorsi aveva già destato preoccupazione nella zona: aveva infatti seguito alcuni escursionisti nei boschi dell’altopiano della Paganella, aveva fatto incursione nei centri abitati e aveva più volte rovistato nei cassonetti in cerca di cibo.
Una Provincia “incapace di gestire gli orsi, restia a fare informazione e applicare misure dissuasive e preventive che potrebbero rendere possibile la convivenza tra uomo e fauna selvatica“: è il quadro delineato dall’Enpa dopo la cattura dell’orso che ad Andalo ha aggredito un carabiniere.
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“Tutto ciò evidenzia – prosegue l’Enpa – come la provincia di Trento sia del tutto restia ad applicare quelle misure informative, dissuasive e preventive previste dal Pacobace (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali)“.
“È dunque tempo che il Ministro, per il bene degli animali e dei cittadini. si riappropri pienamente della gestione degli orsi, animali particolarmente protetti e bene indisponibile dello Stato su cui la Provincia sembra muoversi in una totale autonomia e allo sbaraglio“.
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