La Fedagripesca ha denunciato che attualmente i mari sono vessati anche dall’abbandono di mascherine e guanti che si aggiungono alle già presenti 8 milioni di tonnellate di plastica.
Del lockdown ne aveva giovato l’ambiente. Le emissioni di CO2, stante il blocco delle attività produttive nonché del traffico veicolare, erano di gran lunga diminuite. La natura aveva riconquistato i propri spazi riappropriandosi di quelle zone da cui lo stanziamento dell’uomo la aveva allontanata. Numerosi gli avvistamenti di specie animali in giro nei centri urbani.
Terminata la quarantena, nel giro di poco tempo, i livelli di inquinamento sono risaliti. Anche le acque, in particolar modo quelle marine, hanno subito un drastico peggioramento delle loro condizioni. Al già tristemente noto fenomeno degli scarichi e delle plastiche, si è aggiunto anche l’abbandono dei dispositivi di protezione individuale: vale a dire guanti e mascherine. A denunciare tale circostanza la Fedagripesca.
Leggi anche —> Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2020: il rapporto sulle acque italiane
In mare ogni anno, terminano il loro ciclo di vita ben 8 milioni di tonnellate di plastiche, oggi a queste si aggiungono anche guanti e mascherine. Questo quanto dichiarato dalla Fedagripesca che denuncia il drammatico fenomeno. Si tratta di un ulteriore fonte di inquinamento per i nostri mari già ampiamente bistrattati dalle attività umane. La federazione di Confcooperative si è fatta portavoce delle lamentele giunte dai gruppi di pescatori che quotidianamente battono le coste del Bel Paese.
Uno di loro avrebbe dichiarato che il numero di guanti e mascherine che riporta a galla con le proprie reti è scioccante. Situazione, questa, a cui va posto immediatamente rimedio perché diversamente sarà dura proseguire.
L’inquinamento dei mari è un fenomeno che ogni anno tutte le associazioni ambientaliste denunciano. Tonnellate di questo materiale, che richiede secoli per decomporsi, finisce in acqua arrecando danno all’intero ecosistema. Eppure non tutto sembra perduto, c’è chi nel suo piccolo sta cercando di trovare una soluzione. Come ad esempio realizzare mascherine partendo dalle reti utilizzate per la pesca.
Leggi anche —> Inquinamento atmosferico: per gli esperti ridotta l’aspettativa di vita di quasi due anni
In Italia, numerosi sono i pescatori che sono impegnati da anni nel recupero di materiale plastico. Grazie alla loro attività di raccolta vengono portati via dalle acque salmastre non solo buste, bottiglie e quant’altro di affine, ma anche oggetti di importanti dimensioni definiti attrezzi fantasma.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
M.S.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…