Una madre di 45enne è finita a processo in Scozia accusata di aver lasciato sola in casa la figlia, poi morta per via di un’ulcera, per recarsi in un pub.
Emergono nuovi dettagli sulla vicenda legata alla piccola Robyn Goldie, la ragazzina 13enne deceduta nella propria abitazione di Wishaw, in Gran Bretagna, per via di un’ulcera. Robyn lo scorso 26 luglio era stata lasciata sola in casa dalla madre che si era recata in un pub ignorando le richieste della figlia che aveva manifestato il proprio malessere. Rientrata a casa, la donna si è accorta che le richieste della ragazzina non erano infondate. Purtroppo per la 13enne i tentativi di soccorso e la corsa in ospedale si sono rivelati vani ed i medici hanno potuto solo constatarne il decesso. La madre della vittima si è dichiarata colpevole delle accuse di maltrattamento e abbandono di minore rigettando, però, l’accusa di omicidio colposo.
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Scozia, mamma ignora le richieste della figlia e si reca al pub: 13enne muore a causa di un’ulcera
Una terribile vicenda si è consumata a Wishaw, nella Scozia Centrale, dove lo scorso 26 luglio una ragazzina di 13 anni è deceduta per via di una peritonite causata da un’ulcera. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, come riferito dall’emittente britannica Bbc, la piccola Robyn Goldie era stata lasciata in casa da sola dalla madre Sharon, 45 anni che si era recata in un pub nonostante la piccola le aveva detto di star male. Rientrata a casa, dopo la serata trascorsa al locale, la donna si è accorta che la figlia era accasciata sul divano ed ha chiamato i soccorsi che, purtroppo, non hanno potuto far nulla per la piccola di cui è stato constatato il decesso.
Agli inquirenti Sharon ha raccontato di aver ignorato le richieste della figlia pensando fosse in “cerca di attenzioni” e si trattasse solo di capricci. Sulla vicenda consumatasi circa un mese fa sono emersi nuovi dettagli davanti all’Alta Corte di Glasgow. In aula, come riporta la Bbc, il procuratore ha spiegato che la famiglia era tenuta sotto osservazione dai servizi sociali aggiungendo che la piccola era stata vista più volte chiedere soldi in un bar, frequentato dalla madre, per acquistare del cibo.
Robyn Goldie, riporta la Bbc, aveva accusato i primi dolori già una settimana prima del decesso, sintomi ignorati dalla madre e che erano stati curati con la somministrazione di semplici antidolorifici. Malessere che la ragazzina aveva manifestato anche la sera della tragedia. Stando alle dichiarazioni di un medico, probabilmente la piccola si sarebbe potuta salvare se curata in tempo durante la malattia.
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Davanti ai giudici, Sharon si è dichiarata colpevole di maltrattamento e abbandono di minore, ma ha rigettato l’accusa di omicidio colposo. Tra circa un mese, i giudici della Corte, che hanno chiesto ulteriori informazioni sul caso, emetteranno la sentenza di condanna per la donna 45enne.
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