Il tumore del pancreas è uno di quelli maligni che nella maggior parte dei casi porta alla morte. Dato l’incremento di incidenza di tale neoplasia, con stime che la prevedono al secondo posto in termini di mortalità per tumore di qui al 2025, la comprensione delle basi biologiche della malattia è fondamentale per migliorarne la prognosi. Una delle caratteristiche più importanti di questo carcinoma è il neurotropismo, cioè la sua spiccata capacità di diffondersi attraverso le strutture nervose peri-pancreatiche. Biologicamente tale meccanismo è ancora sconosciuto, cioè non si conoscono le basi ed è per questo che è fondamentale il ruolo della proteina prionica poiché anch’essa presenta il neurotropismo. Lo studio di tale agente ha mostrato un possibile ruolo della proteina prionica nella trasformazione neoplastica e, in particolare, un’associazione tra la sua presenza e l’acquisizione di una maggiore aggressività, ma si tratta di studi in vitro e senza implicazioni clinico-prognostiche.
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Lo studio è appena iniziato e le ricerche sono ancora lunghe per poter dare un quadro ufficiale e sicuro della situazione. Da qui parte un progetto che potrebbe salvare milioni di vite.
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