Le ONG Four Paws e Change For Animals Foundation hanno pubblicato un drammatico rapporto in merito al commercio illegale della carne di gatti in Vietnam.
Un rapporto agghiacciante quello pubblicato da Four Paws e Change For Animals Foundation. Le due ONG avrebbero, infatti, tracciato che in Vietnam annualmente sono circa un milione i gatti che vengono macellati e le cui carni vendute per essere consumate. Una circostanza raggelante non solo per la sua barbarie, ma anche per l’attuale pandemia da Covid-19.
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Vietnam, commercio illegale della carne dei gatti: il rapporto di due ONG
Un rapporto da cui sono emersi numeri choccanti quello pubblicato dalle ONG Four Paws e Change For Animals Foundation. Il mercato nero della carne di gatti in Vietnam raggiungerebbe numeri elevatissimi. Si parla di circa un milione di esemplari di questa specie macellati e pronti per essere serviti sulle tavole. Numeri di un commercio oscuro ed illegale.
Spesso si tratta di animali rapiti addirittura nelle abitazioni, in altri casi si tratta di randagi, che una volta catturati vengono uccisi con modalità disumane e brutali, ma prima ancora trascorrono un ulteriore inferno. Portati presso i grandi rivenditori, questi procedono alla distribuzione al dettaglio trasportando i poveri animali in condizioni degradanti. Giunti a destinazione è lì che avviene l’impensabile. I poveri gatti vengono annegati oppure stramazzati da violente percosse. Morto l’animale, si procede alla preparazione della pietanza denominata Little Tiger.
Consumo carne di gatto: tra atrocità e gravi conseguenze
Il mercato della carne di gatto rappresenta non soltanto una brutalità nei confronti dell’animale ma anche un serio rischio per la salute dell’uomo. Come fatto notare dalle due ONG all’interno del loro rapporto l’attuale pandemia da Covid-19 avrebbe dovuto insegnare qualcosa circa il commercio degli animali. Nei cosiddetti Wet Market le povere anime vengono tenute in condizioni degradanti e spesso vi è una commistione tra specie portatrici di rare malattie, nonché addirittura ammalate, e animali sani. Con il consumo, quindi, vien da sé che l’uomo entra in contatto con virus del tutto a lui sconosciuti.
Stando sempre al rapporto, in Vietnam il costo al chilo di un gatto si aggira a poco meno di 6 euro. La sua carne invece sui 7,50 euro. Costo che arriva a quasi 19 euro per i gatti neri.
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Il commercio della carne di gatto nel Paese asiatico è vietato tanto che dal 2012, chiunque ne trasporti uno deve poter dimostrare la sua provenienza.
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M.S.