L’anima ha un peso? Sì e si vede in un preciso momento

Quanto pensa l’anima? Ce lo dice Duncan MacDougall che ha fatto un esperimento per dimostrare la sua esistenza grazie al peso

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Bilancia (foto Pixabay)

Spesso si parla di anima, della sua presenza e trasmigrazione dopo la morte, tra chi crede nella sua esistenza come un vero e proprio organo e chi la considera solo un mito. Bene c’è stato chi ne ha misurato anche il suo peso. È stato un medico statunitense, Duncan MacDougall, che nel 1901 ha voluto misurare il peso dell’anima per dimostrarne la sua esistenza.

Secondo il medico l’anima non solo ha un peso specifico ma al momento in cui il corpo umano passa a miglior vita perdere peso, proprio quello dell’anima che si libera e vola verso altri posti fuori dai corpi mortali.

Ma quanto pesa veramente l’anima?

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L’anima ha un peso? L’esperimento di Duncan MacDougall

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(Pixabay)

Duncan MacDougall ha fatto i suoi esperimenti agli inizi del Novecento, convinto a dimostrare che l’anima esiste eccome. Ecco che così lo studioso e medico statunitense ha pesato sei persone che erano già malate, nel momento della degenza ma anche in quello del trapasso.

Ha usato bilance precisissime per quei tempi e gli è stato possibile dimostrare che nel momento della morte tutte le persone perdevano peso. Tutte con la stessa percentuale. Ognuno di loro pesava 21 grammi in meno, ecco che MacDougall aveva dimostrato non solo il peso reale dell’anima ma anche la sua esistenza.

Lo studio venne pubblicato sul New York Times e tutto il mondo si interessò a questa teoria che di per sé era lacunare ma interessante. Originale era l’idea di fondo ovvero che l’anima fosse equiparata ad un organo di pari passo come il cuore o il fegato.

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(Pixabay)

Un’idea nuova ed originale che ha portato a dire al medico: “L’anima pesa 21 grammi, o tre quarti di un’oncia”. Non mancarono le critiche nei suoi confronti ma di certo da allora nessuno più ha provato a ripetere il suo esperimento o a dimostrare che la sua teoria fosse sbagliata.

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