Scuola, dal primo settembre partiranno i corsi di recupero per aiutare gli studenti all’avvio del nuovo anno scolastico.
Dal Ministero arriva la decisione, il primo settembre ci saranno le lezioni di recupero. E interviene anche sul pagamento dei docenti, alcuna retribuzione prevista in quanto già impegnati nelle loro attività didattiche ordinarie. I recuperi nelle modalità sia online che offline: la scelta delle modalità avverrà singolarmente dalle scuole. Un’occasione per il Ministero di precisare l’importanza del recupero, soprattutto a causa dell’anno scolastico atipico avuto in seguito all’emergenza sanitaria.
Il recupero – o come sono chiamati ora, PAI piani di apprendimento individualizzato – è necessario per proiettare gli studenti all’inizio del nuovo anno scolastico previsto per settembre, uno strumento utile a rimuovere eventuali lacune. Dato che tutti sono stati promossi con 6, è fondamentale intervenire per coloro i quali abbiano un debito da recuperare.
Il tutto viene eseguito nel pieno rispetto del diritto all’istruzione, secondo quanto previsto dall’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei diritti umani.
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Le accuse alla stampa da parte del Ministero
I titoli di stampa lasciano presagire il contrario…queste le parole del Ministero che accusa la stampa di aver alzato un polverone su una questione – quale appunto l’avvio del nuovo anno scolastico – già di per sé particolarmente delicata, riferendosi alle lamentele emerse dal corpo docenti.
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Lasciare lo spazio alla polemica significa – conclude il Ministero – non avere a cuore l’Istruzione e non preoccuparsi dei giovani, oltre al danno di immagine alla classe dei docenti e, in generale, all’intero sistema scolastico. Già diverse scuole hanno predisposto un calendario per la regolamentazione dei piani di recupero.
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