Un uomo 88enne ha ucciso il figlio disabile ed avrebbe ferito l’altro a colpi d’arma da fuoco in un’abitazione nel quartiere Soccavo di Napoli.
Tragedia familiare a Napoli, dove un uomo ha ucciso il figlio disabile e ferito l’altro a colpi d’arma da fuoco. Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo 88enne, durante la scorsa notte, avrebbe impugnato una pistola che deteneva in casa ed avrebbe fatto fuoco contro il figlio disabile, poi avrebbe rivolto l’arma contro l’altro figlio, invalido lieve, ferendolo gravemente. Illesa la moglie dell’88enne che si trovava nell’abitazione, sita nel quartiere Soccavo del capoluogo partenopeo. Sul posto i sanitari del 118 e gli agenti di Polizia, contattati proprio dall’anziano.
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Napoli, tragedia familiare nella notte: anziano spara e uccide il figlio disabile, ferito anche l’altro figlio invalido
“Venite, ho ucciso i miei figli“. Queste le parole al 118 di un uomo di 88 anni che durante la scorsa notte, tra sabato 29 e domenica 30 agosto, ha aperto il fuoco contro i suoi stessi figli. È accaduto in un appartamento di Napoli in via Nicolò Garzilli, nel quartiere Soccavo. Secondo quanto ricostruito sino ad ora, come riporta Fanpage, l’88enne avrebbe impugnato la pistola ed ucciso nel sonno, prima il figlio disabile di 47 anni e successivamente sparato all’altro, 51enne invalido lieve, ferendolo gravemente. L’uomo avrebbe sparato anche contro la moglie che non sarebbe, però, stata raggiunta dai proiettili.
Dopo la sparatoria, l’88enne avrebbe chiamato al numero per le emergenze confessando quanto messo in atto. Immediatamente sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno soccorso il 51enne e la donna entrambi trasportati in ospedale. Il 51enne sarebbe ora ricoverato in gravi condizioni.
Intervenuti anche gli agenti di Polizia di Stato che hanno arrestato l’anziano ed adesso stanno cercando di ricostruire i contorni della tragedia familiare. Anche l’uomo è stato portato in ospedale in stato di choc.
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Non si conoscono i motivi che abbiano spinto l’uomo a commettere un gesto simile. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, come riferisce Fanpage, vi sarebbe quella secondo la quale l’uomo abbia agito per l’esasperazione dettata dalle sue condizioni e quelle dei due figli.
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