Occhio all’aereo in tempi di Covid: uno studio conferma che volare è rischioso: fare attenzione alle superfici contaminate
Un gruppo di ricercatori coreani ha sperimentato uno studio il cui esito non farà piacere a chi ama i viaggi. Volare è rischioso, specie per la trasmissione di malattie tra asintomatici. L’esperimento è stato fatto durante il periodo critico delle chiusure in Italia. Si tratta di un volo che andava da Milano alla Corea del Sud, che il 31 marzo ha portato 310 persone. Alla partenza sono stati effettuati tutti i controlli previsti dai protocolli di sicurezza. All’aeroporto di Milano, controllati e intervistati i viaggiatori. Mantenuti a distanza di 2 metri e consegnate a loro mascherine N95. La maggior parte dei viaggiatori hanno tenuto la mascherina per tutto il tempo, esclusi i momenti per mangiare o per il bagno. All’arrivo in Corea sono stati tenuti tutti in quarantena per 14 giorni. Poi è arrivato l’esito.
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Covid, lo studio
Il risultato è stato infatti preoccupante: tra i 299 passeggeri rimasti, di eta media 30 anni e il 56 per cento donne, 6 sono risultati positivi al test il primo giorno, dimostrando che avevano già contratto l’infezione. Alla fine della quarantena dei passeggeri una donna di 28 anni è risultata positiva. Veniva già da 14 giorni di quarantena i Italia, e ciò stava a significare che si era infettata in volo, nonostante avesse tolto la mascherina solo per andare al bagno e mangiare. I ricercatori hanno ripetuto lo studio si un nuovo volo Milano-Corea dopo un mese esatto. E il risultato si è ripetuto emulando le stesse precauzioni del volo precedente. Tuttavia, gli studiosi hanno escluso che si sia trattato di un contagio in aereo.
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Il sistema di aerazione è molto sofisticato e comune a tutte le compagnie ed è in grado di eliminare anche i famosi droplet. Probabilmente va curata l’igiene generale, a partire dall’imbarco e in generale di tutti gli spazi comuni.
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