Lady Diana moriva 23 anni fa: “Rappresentò il momento in cui il mondo cambiò davvero”. Il 31 agosto del 1997 la Principessa perse la vita in un incidente stradale a Parigi
Sono trascorsi 23 anni da quella orribile notte in cui Lady Diana ci ha lasciati. Una morte tragica e avvenuta in circostanze misteriose, che ancora oggi fanno discutere e pensare. Parlare di com’è morta però oggi sarebbe riduttivo: quello che vogliamo fare è ricordare la sua vita, il segno indelebile che ha lasciato nella storia e il cambiamento che ha lasciato nel mondo.
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Lady Diana è entrata a far parte della famiglia reale quando ha sposato il Principe Carlo, il figlio della Regina Elisabetta. I due si erano visti soltanto una dozzina di volte, ma la famiglia pensò che lei fosse perfetta per lui: una ragazzina di appena diciannove anni, timida, senza un passato misterioso alle spalle, faceva proprio al caso loro. Invece, col passare degli anni, Diana è riuscita a trovare la sua voce in un mondo in cui una voce non le era permesso di averla. Diventò la scrittrice della sua storia: emerse dalla fine del suo matrimonio come una donna emancipata, indipendente, che non aveva bisogno di un reale accanto o di un uomo per vivere e cambiare il mondo.
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“Fu vittima delle circostanze, ma quella di Diana non è una storia di vittimismo, ma di riscatto. Diana fu una pioniera per quanto riguarda l’uso della propria fama, per fare del mondo un posto migliore” raccontano i suoi amici nel documentario “The Story Of Diana”, che potete trovare su Netflix. “Ci riferiamo a lei come una distruttrice positiva: lei distruggeva positivamente il sistema, ti faceva pensare fuori dagli schemi. Quando la Principessa Diana morì perdemmo un’instancabile attivista per i meno privilegiati, per i più deboli, per coloro a cui nessuno aveva mai dato voce, e la sua morte lasciò un grande vuoto nella società” e poi ancora: “In quanto femminista, penso che l’eredità di Diana per noi donne e per il mondo in generale, sia il fatto che alla fine diventò la scrittrice della sua storia: che cominciò come una semplice foglia al vento, senza alcuna direzione, che si faceva trasportare dalle aspettative degli altri, in balia degli eventi, reagiva a ciò che vedeva senza una visione di se stessa, di cosa volesse fare o di chi volesse essere, e attraverso un lungo e doloroso percorso personale che la portò in luoghi molto bui, alla fine emerse come una persona sicura di se stessa, una donna con il controllo di sé e con una visione che era emancipata, autonoma e autorevole: quelle tre cose di cui ogni donna moderna ha bisogno e che lei, finalmente, ottenne. Non ci sarà mai più un’altra Diana, rappresentò quel momento in cui il mondo cambiò davvero”.
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