La pandemia da Covid-19 purtroppo consta di diversi punti di vista. I negazionisti snobbano la situazione e chiosano: “Non venire qua se…”
La pandemia da Covid-19 sta generando cumuli di ansie e paure da contagio. Una situazione che l’Italia durante la sua storia si ritrova a vivere in maniera piuttosto turbolenta, senza minima esperienza alle spalle.
Nonostante i bollettini medici recitino una situazione piuttosto preoccupante dopo uno spiraglio di tregua alle prime ore d’estate, alcune persone, in modo particolare gli esercenti dei punti vendita, non vogliono sentir parlare di una nuova chiusura.
Ed ecco che affiorano differenti tipologie di punti di vista, soprattutto per coloro che il virus, nella loro vita non l’hanno mai incontrato. Le immagini raccapriccianti di Marzo sui feretri dei deceduti per Covid-19 non sono bastate per dare quell’input di maturità nel comprendere che qui non si è di fronti ad un gioco di guerra.
La piena consapevolezza della realtà è sinonimo di rispetto verso coloro che purtroppo hanno avuto a che fare direttamente o indirettamente con il Covid-19. Questa teoria, purtroppo non è per tutti; neanche per alcuni gestori di pub e ristoranti che cavalcano l’onda del negazionismo, facendo finta che nulla fosse accaduto.
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Milano, cartello fuori dal pub: “…se sei spaventato…”
La nostra libertà non si trova dove inizia quella del prossimo, bensì dove cominciano a fioccare le tue prestazioni d’ansia e paura. Un “motto” anti Covid-19 per eccellenza, che è stato trovato fuori alla porta d’ingresso di un pub di Milano e che ha scatenato non poche polemiche.
Un comportamento da vero negazionista del virus, con tanto di citazione dell’articolo 13 della Costituzione, di coloro che pensano che questa malattia non sia mai esistita. Un manifesto di poco rispetto verso il prossimo e della situazione generale sanitaria, in Italia e nel mondo.
Il messaggio sulla porta travisa di fatto tutte le norme anti contagio finora espletate dal primo rappresentante del Paese. “Se sei spaventato o hai paura di trovarti all’interno con altre persone, resta a casa, non venire qua” – riporta la parte finale della descrizione.
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Non sono venute a mancare le proteste di alcune persone sul canale di recensione dei punti di ristoro, che giustamente preoccupate denunciano l’ingiustificato comportamento del personale che non misurava la temperatura all’ingresso e non indossava le mascherine.
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