A Verona un pompiere si tuffa nell’Adige in piena per salvare un uomo. Trasportato per 16 chilometri dalla corrente è recuperato dopo 5 ore
VERONA – Quella di ieri è stata una notte di intenso lavoro intenso per i vigili del fuoco di Verona che oltre ad essere stati chiamati per le numerose segnalazioni relative al maltempo incessante che da diversi giorni ha messo in ginocchio la Regione Veneto, stati stati impegnati in due distinte operazioni per il soccorso a persone finite nel fiume Adige. La città scaligera sta vivendo ore di puro terrore, flagellata da grandinate fuori misura, allagamenti, venti fortissimi e fiumi in piena.
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Il primo caso è stato quello del pompiere trascinato dalla corrente dell’Adige in piena per 16 chilometri, superando nel suo percorso ben due sbarramenti artificiali prima di essere soccorso. La vicenda è stata resa nota dallo stesso ministero dell’Interno perché quanto accaduto nella città scaligera ha davvero dell’incredibile.
L’Adige nelle ultime 24 ore è esondato in più punti in Trentino Alto Adige e nella serata la piena è arrivata anche a Verona. Intorno alle 21.30 una persona è caduta in acqua all’altezza d Ponte Pietra. Uno vigile del fuoco si è lanciato in acqua, riuscendo ad afferrarla e a trattenerla, nonostante la forte corrente, per circa 10 minuti.
La persona però non aveva nessuna intenzione di essere salvata e quasi subito ne è scaturita però una colluttazione, ”che testimonia il gesto forse volontario dell’uomo di lanciarsi in acqua e quindi il tentativo di svincolarsi dalla presa”, ha reso in una nota il ministro Lamorgese.
Nella lotta tra i due si è sganciata la corda di sicurezza del pompiere tenuta dalla squadra dei vigili del fuoco che operava da terra. L’uomo soccorso dal vigile si è liberato ed è stato visto scomparire tra le acque del fiume, ma anche il soccorritore ha avuto la stessa fine. L’uomo era comunque attrezzato con equipaggiamento da intervento in acqua ed è riuscito a superare due sbarramenti artificiali, i flutti dell’acqua fredda e la notte che ormai perversava sulla città.
È stato recuperato verso le 2.15, ben 5 ore dopo, a 16 chilometri di distanza da dove era partito. Per fortuna le sue condizioni erano buone, in stato di ipotermia è stato subito portato all’ospedale di Borgo Trento dal quale è stato dimesso questa mattina.
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L’altro incidente alle 23.30 circa, quando una seconda persona è caduta, anche questa volta non accidentalmente, nel fiume Adige dal ponte di San Pancrazio.
Quel punto del fiume però è difficile per qualsiasi manovra di soccorso e nonostante l’intervento immediato di più squadre di vigili del fuoco che hanno operato anche a bordo di gommoni non sono stati in grado di recuperare la persona. Attualmente le ricerche delle due persone disperse sono tuttora in corso anche attraverso l’uso di droni.
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