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Covid 19

Viceministro Pierpaolo Sileri d’accordo con il Piano Crisanti: di cosa si tratta

Il Viceministro Pierpaolo Sileri si è espresso in merito al piano nazionale tamponi avanzato dal dottor Andrea Crisanti, adesso al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico.

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri (foto dal web)

Proseguono i lavori del Governo in merito a quelle che dovranno essere le misure da attuare per il prossimo futuro. Misure che dovranno garantire un monitoraggio della situazione epidemica ed evitare una recrudescenza del virus in autunno.

Sul punto, un piano a livello nazionale è stato elaborato dal professor Andrea Crisanti. In merito alla  sua proposta, ora sottoposta al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico, si è espresso il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.

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Viceministro Sileri sul piano nazionale tamponi di Crisanti: “Sono d’accordo

Andrea Crisanti (foto dal web)

Il microbiologo Andrea Crisanti ha inoltrato al Governo un piano nazionale di tamponi che a suo avviso potrebbe consentire un monitoraggio ed un’attività di prevenzione efficace contro l’epidemia da Covid-19. Sul punto si è espresso il Viceministro Pierpaolo Sileri affermando di essere d’accordo con il professore. In sintesi la sua idea sarebbe quella di effettuare oltre 300mila tamponi quotidianamente nel corso del periodo ove imperversa l’influenza stagionale.

Sileri, alla redazione de La Stampa, ha affermato che in cantiere c’è l’idea di instituire un tavolo a Roma che si occupi di coordinare l’intero territorio nazionale. Al momento, infatti, sono molteplici i centri di comando, ossia uno per regione. Ciò ovviamente ha reso il quadro frammentario diminuendone l’efficacia operativa.

Il viceministro ha poi affermato, quanto al presente ed in merito alla somministrazione di tamponi, che il Governo lavora a ritmi serrati come anche le Autorità Sanitarie, ma c’è bisogno di un’attività di potenziamento. A suo avviso, ciò che maggiormente rileva, è che vengano effettuati miratamente e che si spengano sul nascere eventuali focolai di infezione.

Sull’aumento dei casi registratosi nel corso delle ultime settimane Sileri ha voluto rassicurare gli italiani. Ha dichiarato, infatti, a La Stampa: “Non dobbiamo spaventarci se cresce la curva: cioò che più rileva sono i ricoveri ed al momento non registrano numeri preoccupanti“.

Se i tamponi, invece, dovranno essere eseguiti dal Sistema Sanitario privato o quello pubblico il Viceminitro ha affermato ala redazione de La Stampa: “A mio avviso si può fare privatamente. I dati però devono essere tutti trasmessi alle Asl“.

Sileri, test e rapporto con le Regioni

In merito alle direttive del Governo alle Regioni, il viceministro Sileri ha affermato che c’è stato un po’ di marasma. Ma al momento i test a disposizione dell’Italia sono affidabilissimi. È evidente, ha proseguito, che non è possibile eseguire prelievi di sangue ad ogni singolo, ma quello salivari hanno un’importanza vitale, soprattutto ove è necessario eseguirlo ad un numero elevato di soggetti. Ciò in quanto consegnerebbero in tempi brevissimi i risultati.

Sempre secondo l’opinione del Ministro sarebbe necessario eseguire tamponi ove i lavoratori hanno maggiori contatto con il pubblico e ciò su base volontaria auspicando buon senso da parte dei soggetti sia pubblici che privati.

Riapertura Scuole: test ai docenti

Non sono mancate considerazioni da parte del Viceministro, nella sua intervista a La Stampa, in merito alla questione scuola. Ad avviso di Sileri il corpo docente dovrà mostrare rispetto nei confronti della comunità. Sulla questione test sierologici soprattutto, a cui molti già hanno detto di non volersi sottoporre. Stessa circostanza varrà per gli studenti che in caso di positività dovranno sottoporsi a tampone.

Focolai e misure stringenti

Sulla possibilità che vengano stabilite misure più stringenti nell’eventualità in cui la curva dei contagi dovesse toccare numeri preoccupanti il viceministro si è detto sicuro. Alla redazione de La Stampa ha dichiarato: “I contagi quasi con certezza saliranno. Tuttavia se i focolai saranno arginati non ci sarà bisogno di alcun inasprimento. Da revisionare, sicuramente quello che è l’utilizzo della mascherina e la sua obbligatorietà”.

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A dire del Ministro dovrebbe essere sempre indossata in caso di assembramenti.

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