Il Cts ha spiegato che con la riapertura delle scuole la mascherina non serve se viene rispettata la distanza di un metro, ma verrà valutato l’andamento epidemiologico
Niente mascherina a scuola se si rispetta la distanza di un metro. La nota pubblicata dal Comitato tecnico scientifico al termine della riunione di oggi sulla riapertura delle scuole in sicurezza: la protezione non serve se viene rispettata la distanza tra gli alunni, ma è possibile “una modifica delle raccomandazioni proposte” in base all’andamento epidemiologico. In questo caso le Asl potranno “prevedere l’obbligo della mascherina anche in situazioni statiche”, cioè anche quando si è seduti al banco.
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Si è ribadito che non sarà necessario indossare la protezione per naso e bocca quando si è seduti al proprio posto in classe ma poiché “l’apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, (e lo deve essere, ndr) altrettanto anche la sicurezza e la continuità delle attività”.
Per cui si valuterà man mano l’esigenza dell’uso della mascherina “all’interno di una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione e controllo bilanciate con le esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi”.
Il Cts distingue tra scuola primaria e secondaria e spiega che nella primaria “per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto)”. Mentre “nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria”.
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Il Cts spiega che “accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte“.
L’Oms in un documento varato lo scorso 21 agosto aveva fornito indicazioni rispetto all’uso delle mascherine all’interno delle scuole in base alle diverse fasce d’età. Fra 6 e 11 anni: uso condizionato della mascherina alla situazione epidemiologica locale, valutando però comunque il suo impatto sulle capacità di apprendimento dei bambini; dai 12 anni in poi questa va utilizzata con le stesse accortezze usate dagli adulti.
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