Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, mercoledì 2 settembre, ha reso noti i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato l’aggiornamento sull’epidemia da coronavirus nel nostro Paese. Stando alla tabella sanitaria odierna, i casi di contagio in Italia dall’inizio dell’emergenza sono 271.515, 1.326 in più di ieri. Di questi risultano attualmente positivi 27.817 soggetti (+1.063). Ancora in crescita i ricoveri in terapia intensiva: 109 in totale e 2 in più rispetto a ieri. Il numero delle persone guarite è salito a 208.201, 257 unità in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 6 decessi che portano il bilancio delle vittime in Italia a 35.497.
La Regione Calabria, si legge nelle note, ha comunicato che dei 32 nuovi casi positivi rilevati oggi, 27 sono migranti. La Sicilia ha segnalato che degli 83 nuovi casi positivi rilevati oggi, 26 sono migranti (n.16 centro accoglienza Agrigento, n.1 Trapani, n. 9 Lampedusa).
Il Ministero della Salute, ieri, ha comunicato che il numero dei casi di contagio era salito a 270.189. In crescita, come ormai da giorni, anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 26.754 ed i ricoveri in terapia intensiva 107 in totale. Il numero delle persone guarite erano 207.944. Il bilancio delle vittime dall’inizio dell’emergenza aveva raggiunto le 35.491 unità.
La Regione Abruzzo, come si leggeva nelle note, aveva sottratto 2 casi positivi segnalati nei giorni passati, in quanto già in carico di altre Regioni. Anche la Basilicata aveva sottratto un caso positivo. Dei 22 soggetti positivi in Calabria, 17 erano migranti e 2 residenti fuori regione. Infine, la Sicilia rndeva noto che dei 33 positivi, 5 erano migranti.
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Nella giornata di lunedì i numeri dei casi di contagio era giunto a 269.214 . In aumento anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 26.078 ed i ricoveri in terapia intensiva 94 in totale. Il numero dei guariti era di 207.653 con un decremento di 883 rispetto al giorno precedete. Infine il totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza era giunto a 35.483.
La Calabria, si leggeva nelle note, aveva segnalato un ricalcolo dei tamponi effettuati che erano 154.919, mentre il Veneto segnalava un ricalco di tamponi e guariti sia del 29 che al 30 agosto. La Sicilia comunicava che dei 26 soggetti positivi, 2 erano migranti ospiti dei centri di accoglienza di Lampedusa e Catania.
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Continua a salire la curva dei contagi in Italia e sempre più al centro del dibattito viene trascinata la Sardegna. A fornire un quadro della situazione dell’Isola il professor Sergio Babudieri il quale ha parlato dei numeri registrati in Regione.
A suo avviso la maggior parte delle infezioni da Covid-19 deriverebbe da soggetti che precedentemente si erano recati in zone cosiddette rosse come Malta, Spagna e Grecia. Un’ondata, quella di casi di contagio, che deriverebbe dalla scarsa propensione nell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza nel cui novero rientrano le mascherine.
Ora la Sardegna è quindi in preda ai casi che stando ad un’analisi statistica si registrerebbero nella fascia di 50enni e per lo più avventori.
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Siamo ormai agli sgoccioli. Il conto alla rovescia per la riapertura delle scuole è quasi terminato. Quasi, perché ancora i dubbi e le incertezze sono numerosi.
Sul punto, però si è espresso Carlo Perno, primario presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Ad avviso dell’esperto, infatti, tutti gli allarmismi sono superflui. A suo avviso, infatti, rispettando il distanziamento ed indossando le mascherine, all’interno delle scuole non vi sarebbe alcun incremento del rischio.
Il messaggio del dottor Perno è rivolto a tutti non soltanto ai genitori degli alunni. Invita alla calma anche i docenti considerato che secondo le ultime evidenze scientifiche, parlando di bambini, è difficile che rappresentino un veicolo di contagio. Possiederebbero, quei pochi casi registrati, infatti, una bassa carica virale.
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Gli Usa hanno deciso di distaccarsi dalla comunità scientifica globale e di correre da soli nella sfida contro il Covid. Il Paese di Donald Trump, infatti, vuole produrre da sé senza ingerenze il vaccino. Ad annunciarlo, nella serata di ieri, proprio il Tycoon, il quale non ha riservato parole gradite all’Oms ed ha nuovamente puntato il dito contro la Cina, rea a suo avviso di aver insabbiato la verità sulla pandemia.
Questo annuncio altro non fa che riflettere l’idea politica di Trump: America first.
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