Passi avanti nel campo delle biotecnologie: da Pechino arriva il microrobot con endoscopio in grado di riparare lesioni gastriche spesso difficili da trattare
I ricercatori della Tsinghua University di Pechino hanno escogitato un nuovo modo per trattare le lesioni gastriche utilizzando un microrobot che può effettuare bioprinting in vivo, lo comunica la rivista scientifica Biofabrication.
Il settore della biomeccanica e ingegneria medica ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni e mai come in questo periodo storico la tecnologia in ambito sanitario è un aiuto valido per poter risolvere piccoli grandi problemi che la sola forza umana probabilmente non sarebbe in grado di affrontare. La novità in campo chirurgico è un microrobot che introdotto all’interno dello stomaco è in grado di riparare alcune sue lesioni gastriche stampando cellule vitali.
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I ricercatori dell’Università Tsinghua di Pechino hanno realizzato il microrobot che si basa su di una nuova tecnologia denominata “bioprinting in vivo in situ” in grado di effettuare le riparazioni dei tessuti all’interno degli organi gastrici del corpo. La bioprinting, fornisce nuove cellule vitali direttamente nelle lesioni al fine di riparare il tessuto che ha subito un danno.
La tecnica però è davvero difficile nella sua realizzazione poiché dispositivi bioprinter sono grandi e non possono essere utilizzati per riparare tessuti all’interno del corpo senza eseguire anche interventi chirurgici invasivi.
Il microrobot utilizza un endoscopio per riparare le lesioni gastriche
Il microrobot messo a punto a Pechino è in grado di entrare all’interno del corpo umano mediante un endoscopio ed esegue la riparazione delle lesioni. I ricercatori hanno testato il robot attraverso un modello biologico in laboratorio simile in tutto e per tutto ad uno stomaco umano e con un endoscopio. Il passo successivo è stato valutare l’efficacia della stampa di cellule vitali eseguendo il test in una coltura di cellule sperimentali.
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Le cellule stampate dal dispositivo conservavano la loro vitalità e la loro capacità replicativa, quindi il microrobot potrebbe rappresentare davvero una soluzione per diversi casi di lesione della parete gastrica come ulcere e lacerazioni che spesso richiedono interventi chirurgici complessi sia per i medici che per i pazienti.
Xu Tao, uno dei ricercatori, spiega che la ricerca ha verificato la fattibilità di questo genere di trattamento ma che “è necessario più lavoro, inclusa la riduzione delle dimensioni del microrobot e lo sviluppo di bioinchiostro” nonché una ricerca interdisciplinare su produzione biologica, stampa 3D e meccanica. “Ci auguriamo che i progressi nel campo del bioprinting portino potenzialità alle scienze cliniche“, ha aggiunto Xu Tao.
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