Ritorno a scuola, per il noto virologo: “Non c’è pericolo”

Ancora dubbi e incertezze sul ritorno a scuola ma il Carlo Perno assicura che a scuola “non è più a rischio di contagio di un supermercato o di un cinema”

ritorno a scuola
(Photo by Andreas Rentz/Getty Images)

Tutto pronto, o quasi, per il ritorno a scuola in presenza dopo diversi mesi di stop dovuto all’emergenza sanitaria. Un ritorno importante, pieno di emozioni ma anche di incertezza questo del 2020. Molti sono i genitori preoccupati senza togliere i dubbi che aleggiano ancora tra il personale scolastico ed i docenti.

Secondo il virologo Carlo Perno, direttore dell’unità di Microbiologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, però non c’è bisogno di allarmismo. In un’intervista all’agenzia Ansa ha dichiarato che, se si fa attenzione, rispettando distanze e misure di sicurezza la scuola “non è più a rischio di contagio di un supermercato o di un cinema”.

Lo studioso ricorda che al momento non ci sono evidenze scientifiche sul fatto che i bambini possano essere più contagiati dal virus SarsCov2 e che, a loro volta, contagino più degli altri. Ecco perché è necessario mantenere la calma e affrontare il ritorno a scuola con la cautela che serve in questi casi.

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Ritorno a scuola, Perno: “Contagi bassi tra i bambini”

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Bambina a scuola con la mascherina (Getty Images)

Non si rivolge solo ai genitori Carlo Perno. Ha un messaggio anche per gli insegnanti il virologo. A loro dice di non temere perché “i tassi di infezione tra i bambini sono mediamente bassi, di solito rimangono contagiati in famiglia, più che contagiare loro” ha spiegato.

Un ambiente dunque non ad alto tasso di contagio quello della scuola secondo la lente di ingrandimento di Perno che si focalizza sul fatto che i bambini positivi al virus fino ad ora sono stati veramente pochi e “ancora meno quelli con una carica virale infettante”.

Ecco perché mantenendo la distanza, comportandosi secondo le regole di sicurezza e facendo più attenzione rispetto al passato, a scuola “non si è più a rischio che compiendo altre normali operazioni in altri ambienti – ricorda l’esperto – come supermercati, autobus o cinema”.

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(Getty Images)

È normale, specifica in conclusione, che non si può pensare e pretendere ad un rischio zero. Questo sarebbe possibile solo non uscendo di casa e andando dove non ci siano degli estranei. Impossibile con la ripresa della vita “normale”. Ecco perché, conclude, “Non vedo dunque una sostanziale pericolosità della scuola”.

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