Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, domenica 6 settembre, ha reso noti i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus in Italia. Stando alla tabella sanitaria odierna, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza ammontano a 277.634 con un incremento di 1.297 casi. Di questi risultano essere attualmente positivi 32.078 soggetti (+884). In aumento i ricoveri in terapia intensiva: ad oggi in totale 133, ossia 12 in più di ieri. Le persone guarite sono salite a 210.015 con un incremento da ieri di 405 unità. Nelle ultime 24 ore il bilancio delle vittime è giunto a 35.541 con 7 nuovi decessi.
La Regione Calabria, si legge nelle note, ha segnalato che dei 27 positivi, 8 sono migranti, stesso numero di quelli registrati in Sicilia sui 37 positivi. L’Emilia Romagna ha eliminato un caso in quanto non giudicato come soggetto Covid-19.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 5 settembre
Nella tabella sanitaria, divulgata ieri dal Ministero della Salute, si leggeva che i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 276.338. Ancora in crescita i soggetti attualmente positivi, 31.194. Stabili invece i numeri delle terapie intensive: 121 in totale. Erano 209.610 le persone guarite. Salivano anche i decessi nel nostro Paese che giungevano a 35.534.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di venerdì 4 settembre
Il Ministero della Salute nella giornata di venerdì ha reso noto i numeri sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Il numero dei contagi complessivi era salito a 274.644. Di questi 30.099 erano gli attualmente positivi. Il numero dei pazienti in terapia intensiva invece era pari a 121, mentre quello dei guariti era salito a 209.027. Infine, nel bollettino, si evinceva che i decessi avevano subito un incremento portando il bilancio a 35.518.
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Giuseppe Conte, messaggio chiaro: “Non abbasseremo le tasse, fondi UE servono ad altro”
“In Italia non ci sarà più un lockdown che coinvolgerà l’intero Paese. Il sistema di monitoraggio attuale consentirà di intervenire miratamente.“, queste le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Forum Ambrosetti di Cernobbio. I contagi aumentano, ma per il numero uno di Palazzo Chigi gli italiani sarebbero stati in grado di rispettare le regole: l’attuale quadro sarebbe solo frutto di alcune “distrazioni agostane“.
Il Presidente ha affermato che seppur i numeri non siano trascurabili, non siamo davanti ad una recrudescenza della pandemia. Il Paese al momento godrebbe di un sistema di vigilanza attiva, riporta TgCom24 citando le parole del Premier, che consentirebbe appunto di escludere una nuova chiusura generalizzata ed agire con tale misura solo in determinate aree qualora se ne rendesse necessaria l’applicazione.
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Covid-19, Ministro Speranza: “Vaccino? All’inizio poche dosi, 2 o 3 milioni”
Continua a mostrare segni di risalita la curva dei contagi da Covid-19 in Italia. Una circostanza che pare impensierire le Istituzioni, ma non come quando si registrò l’inizio della pandemia. Oggi, infatti, il quadro sarebbe ben diverso. A farsi portavoce di tale messaggio il Ministro Roberto Speranza, intervistato da Il Corriere della Sera.
“Non ho mai abbassato la guardia ed anche adesso sono preoccupato. In autunno bisognerà prestare massima attenzione. Tuttavia sono ottimista, vedo la luce in fondo a questo tunnel. A breve si registreranno importanti risultati sia quanto alle cure che in merito ai vaccini. Ora è tempo di tenere duro“. Sarà il vaccino, infatti, a segnare la linea della “cessata emergenza“.
Ma se la situazione, nelle more, dovesse precipitare di certo il Paese non sarà assoggettato ad un nuovo lockdown.
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Coronavirus, i numeri dall’Europa e dal Mondo: come corre la pandemia
Un’impennata dei casi di contagio a livello globale ha incrementato i timori della popolazione in merito ad una seconda ondata della pandemia da Covid-19. L’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University di Baltimora, che sin dall’inizio dell’emergenza ha monitorato la pandemia, indica come nel mondo siano 26.902.024 le persone risultate positive al virus, 879.914 delle quali hanno perso la vita.
Attualmente la nazione più colpita dall’epidemia sono gli Stati Uniti. Ad oggi nel Paese a stelle e strisce le persone risultate positive al virus hanno superato i sei milioni: 6.246.162, oltre 45mila solo nelle ultime 24 ore. Anche in termini di decessi, gli Usa risultano la prima nazione con 188.540 vittime dall’inizio dell’emergenza.
Anche in Brasile la situazione che si sta vivendo è drammatica. Ad oggi, stando ai dati della Johns Hopkins University, sono 4.123.000 i casi di contagio ad oggi, circa 31.199 in più di ieri, e poco più di 126mila i decessi. Numeri che collocano il Paese governato da Bolsonaro al secondo posto tra gli stati più colpiti.
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Anche in Italia, da circa tre settimane si è rialzata la curva dell’epidemia con oltre mille contagi al giorno. Stando all’ultimo bollettino del Ministero della Salute di ieri, con un incremento di 1.695 casi nelle 24 ore precedenti i casi di positività dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 276.338, mentre 35.534 erano le vittime.
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