Premio Campiello. Remo rapino, docente di filosofia, si aggiudica la 58esima edizione del prestigioso premio letterario con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio
Si è conclusa ieri la 58esima edizione del prestigioso Premio Campiello che ha visto vincitore Remo Rapino. Lo scrittore ha ottenuto ha avuto 92 voti sui 264 arrivati dalla Giuria Popolare di Trecento Lettori Anonimi.
Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio è il titolo del romanzo che lo ha portato al trionfo. Rapino è un docente di filosofia, abruzzese. Nella sua opera è forte il legame con la sua terra d’origine, si evince anche dalla terminologia adoperata intrisa di termini dialettali. Narra le vicende di un’esistenza semplice, di un uomo di umile provenienza: il servizio militare, l’emigrazione alla ricerca di lavoro, l’interesse politico, i sogni di riscatto, la disillusione, il fallimento. C’è tutto in un’opera che commuove e a tratti diverte il lettore.
Seguono Remo Rapino i seguenti candidati:
Secondo posto: Sandro Frizziero con “Sommersione” (Fazi), 58 voti.
Terzo posto: Ade Zeno con “L’incanto del pesce luna” (Bollati Boringhieri), 44 voti.
Quarto posto: Francesco Guccini con “Trallumescuro. Ballata per un paese al tramonto” (Giunti), 39 voti.
Quinto posto: Patrizia Cavalli con “Con passi giapponesi” (Einaudi), 31 voti.
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La cerimonia di premiazione è stata presentata da Cristina Parodi e dedicata al recentemente scomparso critico d’arte Philippe Daverio. Si è tenuta all’aperto in piazza San Marco a Venezia; è intervenuto un pubblico di 1400 invitati.
Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Il Campiello ha salutato gli ospiti con le seguenti parole: “Essere qui non era scontato. Siamo forse nella più bella piazza del mondo, stasera anche simbolo di valori importanti come coesione, scambio, socialità, appartenenza.”
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Un rionoscimento speciale è stato assegnato allo scrittore Alessandro Baricco che ha ottenuto il Campiello alla Carriera. Ha così commentato: “Per immaginare il futuro serve un’intelligenza diversa da quella novecentesca, come quella che sta nascendo tra i nostri figli. Ci può aiutare a superare gli errori del passato. Ma bisogna avere più coraggio.”
La ventenne napoletana Michela Panichi ha vinto ill Campiello Giovani con il racconto Meduse. Veronica Galletta vince invecenella sezione opera prima con Le isole di Norman .
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