Alberto Zangrillo, il Primario di Anestesia e Terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano torna a far parlare di sé, non sempre positivamente.
Riflettori nuovamente addosso per Alberto Zangrillo, il noto Primario dell’Ospedale milanese. Già qualche giorno fa il medico ha avuto un impatto mediatico a seguito della positività al Covid del noto imprenditore, Flavio Briatore. Preso di mira dal mondo del web, Zangrillo è intervenuto nuovamente sulla questione Covid e lo fa supportando la sua idea: il virus è meno aggressivo e questo spiegherebbe perché sono diminuiti i decessi.
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Alberto Zangrillo attraverso uno studio spiega la carica virale del Covid
https://www.facebook.com/zangrilloalberto/posts/3111562929070414
Sulla sua pagina Facebook, Zangrillo spiega l’esito della ricerca pubblicata sul sito Biomedcentral. In questo studio viene presentato un collegamento tra carica virale Covid-19 e la situazione dei pazienti positivi e dichiara: “I pazienti sottoposti a ventilazione meccanica e deceduti avevano una carica virale di COVID-19 otto volte superiore a quelli sopravvissuti e non intubati. Inoltre, una bassa carica virale è risultata indipendentemente associata ad un ridotto rischio di essere intubati e morire” si legge sulla sua pagina social.
Il medico punta quindi sulla correlazione tra riduzione della carica virale e la variazione del quadro clinico dei soggetti positivi e questo spiegherebbe perché nel periodo Maggio-Agosto, rispetto a Febbraio-Aprile vi sarebbero un maggior numero di malati asintomatici o che comunque non necessitano del ricovero in terapia intensiva.
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Zangrillo, riferendosi allo studio sottoposto all’attenzione pubblica e riportato su Facebook commenta: la carica virale ha inciso sul decorso della malattia, cagionando nei mesi scorsi dei sintomi più gravi. L’età dei pazienti è un elemento che determinerebbe la carica virale del Covid.
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