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Covid 19

Covid, Alberto Zangrillo interviene nuovamente sulla gravità del virus

Alberto Zangrillo, il Primario di Anestesia e Terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano torna a far parlare di sé, non sempre positivamente. 

Alberto Zangrillo (foto dal web)

Riflettori nuovamente addosso per Alberto Zangrillo, il noto Primario dell’Ospedale milanese. Già qualche giorno fa il medico ha avuto un impatto mediatico a seguito della positività al Covid del noto imprenditore, Flavio Briatore. Preso di mira dal mondo del web, Zangrillo è intervenuto nuovamente sulla questione Covid e lo fa supportando la sua idea: il virus è meno aggressivo e questo spiegherebbe perché sono diminuiti i decessi. 

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Alberto Zangrillo attraverso uno studio spiega la carica virale del Covid

Sulla sua pagina Facebook, Zangrillo spiega l’esito della ricerca pubblicata sul sito Biomedcentral. In questo studio viene presentato un collegamento tra carica virale Covid-19 e la situazione dei pazienti positivi e dichiara: “I pazienti sottoposti a ventilazione meccanica e deceduti avevano una carica virale di COVID-19 otto volte superiore a quelli sopravvissuti e non intubati. Inoltre, una bassa carica virale è risultata indipendentemente associata ad un ridotto rischio di essere intubati e morire” si legge sulla sua pagina social.

Il medico punta quindi sulla correlazione tra riduzione della carica virale e la variazione del quadro clinico dei soggetti positivi e questo spiegherebbe perché nel periodo Maggio-Agosto, rispetto a Febbraio-Aprile vi sarebbero un maggior numero di malati asintomatici o che comunque non necessitano del ricovero in terapia intensiva.

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Alberto Zangrillo (foto dal web)

Zangrillo, riferendosi allo studio sottoposto all’attenzione pubblica e riportato su Facebook commenta: la carica virale ha inciso sul decorso della malattia, cagionando nei mesi scorsi dei sintomi più gravi. L’età dei pazienti è un elemento che determinerebbe la carica virale del Covid.

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