Il Corpo Forestale del Trentino Alto Adige ha catturato l’orso M49 impiegando una trappola già usata per casi simili.
Per la terza volta viene catturato l’orso M49. Il Corpo Forestale del Trentino Alto Adige ne ha dato notizia. L’orso aveva tentato più volte di scappare ma inutili sono risultati i suoi tentativi compiuti gli scorsi mesi. Per procedere alla cattura si è reso necessario l’utilizzo della trappola già impiegata per le stesse operazioni compiute sui medesimi esemplari. La prima volta era fuggito nel 2019, recuperato ben 9 mesi dopo sui monti Tione sempre in Trentino. L’orso era stato portato in quell’occasione presso Casteller, il Centro di recupero fauna Alpina.
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Numerosi interventi per evitare la soppressione dell’orso M49
Il Ministro dell’Ambiente – Sergio Costa – è intervenuto più volte sulla questione per evitare che l’orso venisse soppresso, questa era infatti l’intenzione del Presidente della Provincia autonoma di Trento dal 2018, Maurizio Fugatti. Il secondo tentativo di fuga è avvenuto lo scorso luglio ma grazie al radiocollare l’orso era stato rintracciato. Il mese successivo il terzo tentativo di fuga verso la libertà, ma liberandosi dal collare non era stato possibile geolocalizzarlo.
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L’orso è stato chiamato Papillon ancor prima del terzo ed ultimo – per il momento – tentativo di evasione. Chiamato così perché Papillon era il fuggiasco francese Charrière nato agli inizi del XX secolo e così soprannominato per via di una farfalla tatuata sul torace. Lo stesso Costa aveva ribadito – l’indomani del secondo tentativo di evasione da parte dell’orso – che non si poteva scegliere soprannome migliore.
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