Lo zenzero è famoso per i suoi benefici. Oltre all’ambito alimentare, è usato come rimedio naturale a scopo curativo. Ma può essere pericoloso: ecco quando.
Lo zenzero è una radice molto versatile. Appartenente alla famiglia delle Zingiberacae, originaria dell’Estremo oriente, oggi è coltivato in gran parte dei Paesi tropicali e subtropicali.
I benefici dello zenzero sono tantissimi, per questo è molto utilizzato in cucina. In particolare, la tradizione culinaria cinese fa molto uso di questa radice; grazie alla sua capacità di neutralizzare i sapori, infatti, lo zenzero viene servito tra una pietanza e l’altra, da consumare crudo.
Non solo. Lo si può aggiungere ai frullati di estratti di frutta e verdura, per aromatizzare l’acqua, nelle tisane, nelle insalate, o semplicemente consumarlo da solo, a piccole dosi.
Ma da dove deriva la fama dello zenzero? Dalle sue proprietà curative, ovviamente. Partiamo da quelle più note: lo zenzero ha la capacità di accelerare il metabolismo, per questo viene utilizzato in diversi integratori alimentari. Inoltre, fin dall’antichità, questa radice è utilizzata per curare coliche, dipsesia, nausea e diarrea.
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Come se non bastasse, gli esperti sostengono che lo zenzero è in grado di curare l’artrite, ha proprietà anticoagulanti, è in grado di abbassare il colesterolo ed è anche utile per il trattamento delle cardiopatie.
Ma non è finita qui. Essendo un vasodilatatore è molto utilizzato per tenere sotto controllo la pressione e il diabete, oltre ad essere un ottimo antiossidante. E per concludere in bellezza, lo zenzero è anche un grande alleato nella lotta contro i chili in eccesso: favorisce la digestione e riduce il senso di fame.
Dove trovare lo zenzero? Oggigiorno è venduto ovunque, dal fruttivendolo ai normali supermercati. E se non dovesse trovarlo fresco, niente paura: anche in polvere preserva le sue proprietà benefiche.
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A questo punto vi chiederete come, una pianto tanto magica, può diventare pericolosa. Purtroppo lo zenzero si trasforma in un nemico se consumato in dosi eccessive.
Infatti, può provocare fenomeni irritativi gastroduodenali. Inoltre, se consumato insieme a farmaci anticoagulanti e antinfiammatori, può aumentarne l’attività: in questo caso può diventare pericoloso.
Nei soggetti sensibili, poi, può provocare reazioni allergiche. E – sempre se consumato in eccesso – può provocare mal di stomaco, gonfiore e produzione di gas.
Vediamo cosa provoca in chi soffre di determinate patologie. Lo zenzero è sconsigliato a chi soffre di calcoli renali, chi presenta ulcere o infiammazioni intestinali.
Infine, si consiglia di non far consumare zenzero alle donne in gravidanza, durante l’allattamento e ai bambini.
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