L’idea è di ridurre la quarantena da 14 a 10 giorni sulla scia della proposta della Franche che la vuole portare a 7. Martedì l’esame del Cts
Sulle orme della Francia che sta pensando di passare a sette giorni, anche in Italia si valuta di accorciare la quarantena. Una durata che dovrebbe passare da 14 a 10 giorni, questa la proposta sul tavolo delle decisioni. La tentazione di dire sì è tanta, per diversi motivi 14 giorni sono troppi.
Lo ha ammesso anche il premier Giuseppe Conte qualche giorno fa a Modena. Secondo lui ridurre i tempi dell’isolamento potrebbe “diminuire i costi sociali ed economici”.
Una scelta molto delicata questa come ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza, che ancora una volta invita alla “massima prudenza”. Non vuole fare le cose in fretta ma capire di quanto il rischio di contagio aumenterebbe diminuendo i tempi della quarantena.
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Coronavirus, l’Oms insiste con i 14 giorni
La necessità di accorciare i tempi della quarantena deriva dal fatto che 14 giorni di isolamento siano troppi, per diversi aspetti. Assentarsi da scuola o dal lavoro per tutti questi giorni pone diversi problemi sul piano pratico.
In Italia è ancora tutto da vedere perché toccherà al Comitato tecnico-scientifico vagliare la cosa. Martedì si terrà la riunione per porre in esame questa possibilità. Il ministro Speranza è titubante ma non ha detto no alla faccenda.
“Si può ipotizzare una riduzione e ci sono diverse soluzioni, ma si deve approfondire – ha spiegato qualche giorno fa – La valutazione la faremo con il Comitato tecnico-scientifico e anche con gli altri Paesi europei”.
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Nel mentre però arriva un secco no da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che rimane ferma sulla necessità di tenere al quarantena di due settimane: “Difendiamo la nostra raccomandazione di una quarantena di 14 giorni per prevenire una ulteriore trasmissione”.
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