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Federica Carta sul red carpet di Venezia: quando eleganza e sostenibilità si incontrano

Ospite alla 77° Mostra del Cinema di Venezia, Federica Carta sfoggia un abito nero che nasconde una storia di avanguardia e sostenibilità.

Federica Carta sul red carpet della 77° Mostra del Cinema di Venezia (GettyImages)

Semplicità ed eleganza, un binomio tanto vincente quanto difficile da realizzare, che Federica Carta ha saputo portare con grazia su uno dei red carpet più famosi d’Italia. Ospite dalla 77° Mostra del Cinema di Venezia, la giovane cantante romana ha presenziato alla prima del film Le Sorelle Macalusoregia di Emma Dante. Qui, con garbo e naturalezza, ha lasciato la sua personale impronta, decidendo di sfoggiare un abito non comprato, bensì noleggiato. Un’iniziativa destinata ad avere grande risonanza in un periodo in cui la parola “sostenibilità” è all’ordine del giorno.

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Federica Carta, un messaggio di sostenibilità dal mondo giovanile

L’abito sfoggiato da Federica Carta sul red carpet di Venezia è targato Revest: non il marchio di una casa di moda, bensì di un’agenzia che “permette di noleggiare abiti e accessori per occasioni speciali”, come si legge sulle loro pagine social. Un’iniziativa che sa conciliare ecosostenibilità ed eleganza, riducendo al minimo gli sprechi.

“Revest riduce gli sprechi -spiega la giovane cantante dai suoi profili social- perché non ha un inventario di proprietà, ma tutti gli abiti provengono da una community di persone che hanno deciso di dare una seconda vita ai loro guardaroba”. Queste persone, racconta, noleggiano i loro vestiti e traggono guadagno da tale noleggio, dando contemporaneamente dinamicità al loro guardaroba, invece che lasciare gli abiti inutilizzati nei propri armadi.

(GettyImages)

L’abito di Revers scelto per l’occasione è un vestito nero a sottoveste, sobrio ed elegante, che ricade morbido sui fianchi fino a terra. “Ho deciso di indossare la mia timidezza quasi come fosse un accessorio” spiega la cantante in un post di Instagram e forse è davvero quella timidezza, quel garbo nel farsi guardare, a rendere un vestito così semplice ed avanguardista uno degli esperimenti più riusciti di tutta Venezia.

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