Matteo Salvini ha subito preso la palla al balzo ed ha postato immediatamente un commento su Twitter con una minaccia: “Domenica la tivù pubblica concede i suoi microfoni al capo del governo? Bene, sono sicuro che darà lo stesso spazio, – afferma – lo stesso giorno e sulla stessa rete, al capo dell’opposizione – sottolinea – In caso contrario, abbiamo pronte le denunce in tutte le sedi opportune”. Lo stesso ha fatto Giorgia Meloni rilanciando l’accusa: “Oggi Rai Uno ci fa sapere che, domenica 13 settembre (in uno degli orari con più audience), a una settimana dal voto, il presidente del Consiglio Conte rivolgerà un messaggio alla Nazione durante Domenica In – ha scritto su Twitter – Benvenuti in Corea del Nord. – e poi un altro messaggio – “P.S. Fratelli d’Italia, invece, fa sapere – sottolinea – che presenterà immediatamente una interrogazione parlamentare in commissione vigilanza Rai e un esposto all’Agcom per denunciare questo utilizzo scandaloso del servizio pubblico”.
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Per non sbagliare, Domenica in fa marcia indietro e la Venier spiega la decisione: “Era un’idea in corso ma il presidente Conte ha preferito declinare la registrazione del videomessaggio – sottolinea – per evitare che la scuola diventi occasione di polemiche… E allora il buon rientro a scuola lo farà la zia Mara”.
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