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Il film aveva ricevuto plausi al Sundance Film Festival ottenendo il World Cinema Dramatic Directing Award. Le recensioni erano più che positive, ci si aspettava un’accoglienza entusiasta da parte del pubblico. Così non è stato.
I balli sensuali fatti da 11enni in una pellicola destinata a soli adulti ha fatto più che storcere il naso. Netflix perde in borsa più di 9 miliardi di dollari ed è sotto accusa scatenando un boicottaggio che sul web ha preso forma di un hashtag: #cancelnetflix.
La locandina è fortemente sessualizzata, le bambine sono truccate esageratamente, in pose succinte e abiti striminziti e provocanti. Secondo gli utenti Cuties incentiva la pedofilia. In molti si chiedono come siano stati fatti i casting o come siano state girate le scene con ragazzine esaminate e scrutate da adulti.
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Netflix si difende sostenendo che il messaggio del film è proprio l’opposto. In comunicato si legge: “Il film è un racconto sociale contro la sessualizzazione dei bambini. Pluripremiato, s’incentra sulla pressione che le giovani ragazze subiscono dai social media, dalla società. Incoraggiamo chiunque abbia a cuore questi temi così importanti a guardare il film”.
L’hashtag #cancelnetflix nel frattempo è primo in tendenza e continuano ad arrivare richieste per rimuovere il film dalla piattaforma.
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