Querelle fondi Lega, per Salvini c’è un’altra brutta gatta da pelare. Lui si dice tranquillo ma ci sono tre commercialisti leghisti arrestati, i dettagli.
La questione dei famosi 49 milioni di euro che pare siano confluiti nei fondi Lega da ambienti russi in maniera poco chiara non è l’unica grana con la quale deve fare i conti Matteo Salvini. È di qualche giorno fa la notizia che riguarda l’inchiesta inerente la Lombardia Film Commission, con un trasferimento di 800mila euro dall’Italia alla Svizzera.
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Questi soldi deriverebbero dalla vendita di un immobile nella provincia di Milano ed il capitale in questione sarebbe finito in una fiduciaria di Panama di stanza in territorio elvetico. La circostanza ha fatto si che si interessassero di questa questione la Guardia di Finanza e la Procura di Milano. Il giro di denaro sarebbe frutto di una compravendita condotta in maniera illecita. Per questa vicenda dei fondi Lega controversi risultano indagati tre commercialisti simpatizzanti del partito di Salvini più una quarta persona. Le ipotesi di reato riguardano sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, turbata libertà nel processo di scelta del contraente e peculato, più altre accuse.
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Fondi Lega, nuovo scandalo da gestire per Salvini dopo i 49 milioni
Salvini ha chiosato su questa vicenda affermando di conoscere i soggetti coinvolti e di ritenerli “delle persone oneste”. L’indagine sulla Lombardia Film Commission si sta concentrando sull’acquisto di un immobile in località Cormano – un capannone – che da quanto risulta, è stato pagato assai di più del suo reale valore, con un prezzo più che gonfiato. Una cosa che ha fatto nascere dei sospetti. Questo edificio vedeva come liquidatore proprio uno dei tre commercialisti, che l’aveva concesso alla società di proprietà di un altro dei suddetti tre, nel 2017.
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Il valore stimato fu allora di 400mila euro ma di questo pagamento non vi è traccia. Ora invece ecco la cessione a Fondazione Lombardia Film Commission per addirittura il doppio.
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