L’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha parlato, attraverso un post su Facebook, in merito al focolaio scoppiato nell’azienda ortofrutticola di Polignano a Mare.
Si allarga il focolaio Covid-19 sviluppatosi in un’azienda ortofrutticola di Polignano a Mare, comune in provincia di Bari. Secondo quanto riferito dall’epidemiologo Pierluigi Lopalco, dai tamponi ad oggi effettuati sarebbero emersi una settantina di casi positivi residenti nel comune del barese che conta circa 18mila abitanti. Il consulente della task force per l’emergenza Covid-19 della Regione Puglia ha affermato che dall’esito dei controlli è emersa la tempestività e l’efficacia degli operatori sanitari che, purtroppo, però sono stati anche vittime di minacce e perfino aggressioni da parte di alcuni cittadini.
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Covid-19, si allarga il focolaio dell’azienda ortofrutticola di Polignano: le parole dell’epidemiologo Lopalco
https://www.facebook.com/pier.lopalco/posts/10224198037725401
“Il caso del focolaio nell’azienda di distribuzione ortofrutta di Polignano è un importante esempio di come il futuro possa essere affrontato solo attraverso la collaborazione di sanità pubblica, istituzioni e cittadinanza“. Si apre così il lungo post pubblicato sul proprio profilo Facebook dall’epidemiologo Pierluigi Lopalco in merito al focolaio sviluppatosi nell’azienda ortofrutticola Sop del comune in provincia di Bari. Il consulente della task force per l’emergenza Covid-19 della Regione Puglia ha proseguito spiegando che il primo caso è emerso lo scorso 5 settembre, quando un dipendente sintomatico si è sottoposto al tampone che ha dato esito positivo. Per queste ragioni sono immediatamente scattati i controlli per 159 colleghi, di cui 78 risultati positivi l’8 settembre. Il giorno successivo sono stati eseguiti altri 114 per un totale di 273 tamponi, di cui 108 positivi al virus. Lopalco prosegue spiegando che lo stesso giorno, il 9 settembre, viene allestita una tenda per prelievi tampone nella zona dello stadio di Polignano, mentre i familiari dei positivi vengono sottoposti in isolamento. Dai test effettuati nella tenda, tra il 9 e l’11 settembre, sono emersi nuovi 13 casi che hanno portato il totale a 121. “Da questo focolaio aziendale, in tutto ad oggi –scrive l’epidemiologo- sono emersi una settantina di casi residenti a Polignano. Su una popolazione di quasi 18.000 abitanti“.
Dall’esito di quanto accaduto, secondo il consulente della taskforce della Regione, emerge la tempestività e l’efficacia della risposta della sanità pubblica. Purtroppo, però, racconta Lopalco, medici ed infermieri avrebbero subito minacce ed aggressioni da parte di cittadini che avrebbero violato l’isolamento pretendendo, una volta recatisi alla tenda, di essere sottoposti a tampone. “Sugli organi di stampa sono state riportate lamentele da parte dei cittadini che non ricevevano la risposta all’esame dopo tre giorni (72 ore). Oltre a numerosi racconti aneddotici di panico fra i cittadini di Polignano“.
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L’epidemiologo conclude il lungo post affermando che, se si vuole affrontare un autunno ed un inverno in maniera più serena, è fondamentale che si rinsaldi il rapporto di fiducia fra cittadino ed istituzioni sanitarie. “La sanità pubblica pugliese –chiosa l’esperto- ha dato fino ad ora prova di efficienza, efficacia e resilienza. Dobbiamo ora fare uno sforzo perché il cittadino ne abbia una piena percezione“.
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