Secondo la stima dell’OMS, l’Europa nell’immediato futuro andrà incontro ad un fiume di nuovi morti per Covid-19. Ecco i giorni “rossi” per l’Italia
All’inizio del mese di Settembre si è registrato sul bollettino della Protezione Civile Mondiale, il più alto numero di malati di Covid-19, dall’inizio della pandemia. D’altro canto, la situazione nel mondo sta degenerando e per l’intera popolazione si prospetta un futuro ancora più critico, di un quadro clinico già disperato.
L’OMS, a fronte di un ritorno a “raffiche di tempesta” del virus si è sbilanciata su una previsione che non fa ben sperare per il futuro. Per quanto riguarda la condizione dei malati di SARS Cov-2, le ultime 24 ore risultano essere le più “contestate” a livello di contagi.
Circa 308.000 sono i nuovi casi nel mondo; mumeri importanti, che rappresentano la “taglia” più alta, mai raggiunta da quando l’epidemia si è trasformata in pandemia. Agli inizi di Settembre, precisamente il giorno 6 è stata raggiunta la soglia massima degli infetti. A distanza di una settimana è in vigore l’ennesimo record, la ciliegina di un ritorno in stile “Spagnola”.
Se in Italia, il Covid-19 sta arrancando le sue aspettative, registrando sì un forte aumento di casi, in confronto agli ultimi 3 mesi, ma meno pazienti in terapia intensiva, rispetto alle previsioni e soprattutto meno morti. Ma per gli addetti, questo dato rappresenta solo di un preludio per l’inizio di una nuova “carneficina”.
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Con il nuovo bollettino dell’OMS, che ha messo la popolazione mondiale a conoscenza del nuovo record di malati di Covid-19, i casi hanno superato i 29 milioni di pazienti.
Secondo una “scaletta” critica dei Paesi del mondo, al primo posto di questa “lista nera” troviamo gli Stati Uniti d’America, che arrivano a contare, ad oggi, circa 6 milioni e mezzo di abitanti, infetti e quasi 200 mila decessi.
India e Brasile, rispettivamente seconda e terza sui gradini del podio sfiorano cime piuttosto interessanti, superando abbondantemente la soglia dei 4 milioni, nonchè arrivando quasi a contare 5 milioni di unità di infetti. Ma la posizione dei decessi risulta essere decisamente più incandescente, a causa della ultra precaria condizione sanitaria, data in “pasto” ad una popolazione che già vive, sin dalle prime radici storiche, ai margini della povertà assoluta.
Il livello di morti nelle ultime settimane è salito a più di 131 mila per quanto riguarda il Brasile e 80 mila, per l’India. Dietro le tre realtà, vittime di preferenza del Covid-19 c’è la Russia che viaggia oltre il milione di contagi.
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Per quanto riguarda l’Italia, il Sistema Sanitario Internazionale ha cerchiato in rosso sul calendario, i mesi di Ottobre e Novembre, come possibili potenziali periodi in cui si potrebbero registrare nuovi record di morti, dall’inizio della pandemia.
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