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Covid 19

Oggi è il giorno del ritorno in classe, per l’Azzolina: “La scuola è il posto più sicuro”

Ritorno in classe al tempo del Covid: la ministra dell’Istruzione fa il punto della situazione alla vigilia del suono della campanella

Lucia Azzolina (GettyImages)

Oggi torneranno in classe tantissimi bambini e giovani. Il fatidico 14 settembre è arrivato e prima del primo suono ufficiale della campanella dopo sei mesi di stop forzato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina tira le somme. lo ha fatto ieri sera, in diretta in prima serata su Canela 5, ospite a “Live – Non è la d’Urso”.

Ha risposto a tantissimi dubbi e messo i punti su diverse questioni ancora irrisolte. Prima tra tutti la questione dei banchi: i dirigenti scolastici “ci hanno chiesto 2,4 milioni di banchi: alcuni sono già stati consegnati, tutti gli altri lo saranno da adesso a fine ottobre” ha precisato il ministro dell’Istruzione che ha spiegato che “sui banchi in questo Paese non si è mai investito”.

Di tutti questi banchi solo 400 mila sono quelli che sono stati chiamati a rotelle ma la Azzolina assicura che “hanno delle sedute innovative”. Sulla loro consegna tanto criticata ha spiegato che è partita volutamente dalle zone più colpite dall’epidemia: Alzano, Nembro, Bergamo, Brescia, Treviso e in alcune scuole di Roma.

E per la questione pagamenti la ministra ha assicurato che i presidi non “hanno mai avuto soldi come in questo momento”. Merito dei 330 milioni di euro del decreto Rilancio oltre che tutte le altre somme inserite direttamente dallo Stato perché ha puntualizzato: “I nostri studenti hanno il diritto di avere dei nuovi arredi”.

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Ritorno in classe, la misurazione della temperatura

(Photo by Andreas Rentz/Getty Images)

Spazio poi anche ad un altro tempo sul quale si è alimentata la polemica: misurazione della temperatura affidata alle famiglie. Una scelta che la Azzolina ha definito “molto ponderata” operata per una prevenzione assoluta: “Mi fido delle famiglie, so che lo faranno” ha chiosato.

E poi un messaggio rassicurante per tutte le famiglie: “La scuola è il posto più sicuro”, ha ribadito il ministro. Perché? Perché ci sono operatori formati, le mascherine per tutti, al momento 94 milioni ne sono state inviate e poi il distanziamento. Tutto quello che occorre per affrontare l’anno in sicurezza. “Quale altro luogo fuori dalla scuola ha le stesse regole? Faccio appello perché le stesse regole siano usate fuori dalla scuola”.

La Azzolina ha chiarito che lo Stato sta provvedendo ad assicurare “il 100% del distanziamento per tutti” a scuola. In alternativa, nelle situazioni in cui il metro di distanza non è ancora possibile si indosserà la mascherina ha ribadito il ministro.

“Abbiamo lavorato tutta l’estate per evitare quello che altri Paesi hanno fatto”. Tra questi lavori di edilizia scolastica leggera, investendo 300 milioni di euro ha precisato la ministra ricavando così 30mila spazi in più.

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Ritorno a scuola, test veloci e attenzione alla disabilità

E per i test cosa bisogna aspettarsi se un bambino risulterà positivo? “Se un bimbo è positivo, test rapidi nelle Asl” ha assicurato la Azzolina che punta tutto sul registro di contatto delle scuole e l’ufficio dedicato nelle Asl.

“Scuola e sanità si parlano. I test devono essere eseguiti nel modo più veloce possibile”. Se necessario, studenti e personale scolastico si sottoporranno al test ha aggiunto perché “il nostro compito non è chiudere le scuole, ma isolare i singoli casi”. E se fosse necessario lo Stato è pronto ad aiutare i genitori ha detto la ministra.

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Lucia Azzolina (foto dal web)

Attenzione mirata anche alle disabilità “in cima alle nostre priorità” rassicura la ministra che ricorda come lei, in primis, è stata un’insegnante di sostegno. I bambini disabili sono dunque in cima alle priorità del governo nelle linee guida per l’inizio della scuola. “Alle famiglie di questi bambini e ai bambini va tutto il mio affetto” ha concluso.

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