Omicidio Willy, i fratelli Bianchi in cella protestano: “Possiamo bere solo acqua?”. Marco e Gabriele si lamentano perché non vogliono bere l’acqua del rubinetto
Gabriele e Marco Bianchi, che sono finiti a Rebibbia con l’accusa di omicidio preterintenzionale per la morte di Willy Monteiro a Colleferro, si sono preoccupati soltanto di una cosa quando hanno varcato la soglia del carcere. “Ma adesso saremo costretti a bere l’acqua di rubinetto?”. Il Messaggero rivela che, per i due fratelli che al momento sono in isolamento, l’unica cosa a cui pensano è all’ossessione dalla cura del corpo e della bella vita. Ad esempio, la mancanza dell’acqua minerale per loro è un vero e proprio drammma.
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Omicidio Willy, i fratelli Bianchi si lamentano in cella: “Non vogliamo l’acqua del rubinetto”
Intanto proprio ieri è emerso che i due fratelli e Mario Pincarelli potrebbero vedere prolungato il proprio confinamento, anche allo scadere della quarantena sanitaria, disposta per tutti i nuovi ingressi in carcere. Gli avvocati dei tre avrebbero chiesto al giudice di tutelare l’incolumità dei loro assistiti, e di tenere conto delle circostanze dell’arresto e dei rischi connessi ad eventuali ritorsioni nei loro confronti da parte di altri reclusi.
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Quanto accaduto ha creato davvero tanto scalpore sul web, soprattutto dopo le ultime richieste dei fratelli Bianchi. “Pensano di essere in un hotel a 5 stelle? Se per loro stare senza acqua minerale è un dramma, cosa dovrebbe dire Willy che non ha più una vita?”.