Per colf, badanti e baby sitter è in arrivo un importante aumento contrattuale che si tradurrà in un rincaro per le famiglie datrici di lavoro.
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L’accordo di settore per colf, babysitter e badanti prevede molte novità non solo economiche.
Il rinnovo del contratto collettivo del settore, che è stato sottoscritto l’8 settembre e sarà in vigore dal 1° ottobre, prevede infatti una nuova indennità in aggiunta alla retribuzione, pari 115,76euro al mese per le baby sitter di bambini sotto i 6 anni.
Le badanti di livello «C Super» e «D Super» che curano più di una persona non autosufficiente avranno diritto a un aumento di 100 euro al mese.
Questi aumenti si applicheranno da ottobre. Inoltre, da gennaio 2021 si applicheranno altri aumenti retributivi cioè quelli stabiliti per i lavoratori conviventi inquadrati al livello «B Super», pari a 12euro al mese.
Inoltre, anche i contributi alla Cassa Colf passeranno da 0,03 euro l’ora a 0,06 euro, per due terzi a carico del datore e per un terzo a carico del lavoratore e nel 2021 saranno aggiornati che i contributi Inps.
Tutti gli aumenti possono arrivare a determinare un aumento del costo del lavoro di queste figure che va da 10 a 118 euro mensili e potrebbe incidere sull’emersione del lavoro nero.
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Non solo aumenti ma anche nuovi diritti per colf, badanti e baby sitter
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Oltre agli aumenti retributivi, il rinnovo del contratto collettivo del settore, che è stato sottoscritto l’8 settembre e sarà in vigore dal 1° ottobre, prevede anche nuovi diritti.
In particolare, i lavoratori assunti a tempo pieno e indeterminato con anzianità di almeno sei mesi potranno fruire di 40 ore annue di permesso retribuito per frequentare corsi di formazione. Se i corsi sono riconosciuti e finanziati da Ebincolf, il permesso arriva a 64 ore annue.
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Inoltre, se la persona assistita viene a mancare i familiari coabitanti, i coniugi e le persone unite da unione civile o da stabile convivenza sono obbligati in solido per i crediti di lavoro maturati dal lavoratore come ad esempio il Tfr.
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