Viviana Parisi era cosciente di attraversare un periodo non facile della sua vita e lo spiega al papà in una lettera inviata pochi giorni prima della tragedia
Il giallo di Caronia resta ancora nel mistero. La morte di Viviana Parisi e di suo figlio di soli 4 anni, Gioele, è ancora avvolta nel mistero. Tanti e piccoli indizi e diverse ipotesi su come si possano essere svolti i fatti ma nulla di concreto per spiegare il perché, dell’omicidio-suicidio, se di questo si tratta. Gli inquirenti premono su questa pista, mentre i familiari escludono che Viviana abbia potuto fare del male a Gioele.
Quello che c’è di certo è che il quadro clinico della dj era instabile. Non era un momento semplice per Viviana che da diverse settimane ormai mostrava segni di instabilità, confusione e paura. Lo dicono chiaramente i certificati medici trovati ed i messaggi inviati dalla donna.
Ora grazie a “Quarto Grado” emerge un’altra conferma del fatto che Viviana avesse bisogno di aiuto. Lo rivelano le sue parole rivolte al padre ed affidate ad una lettera, solo pochi giorni prima della tagedia.
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Viviana, come spiegato nella trasmissione di Rete 4, aveva discusso con il padre e per questo gli aveva mandato una lettera. Non nega che sia un periodo psicologicamente complicato. “Caro papà, ieri, dopo che ci siamo sentiti sono andata in confusione. Mi sono sentita non bene dentro. Questo malessere che ho dentro – scrive la dj – spesso mi porta a parlare e a sfogarmi con le persone a cui voglio bene”.
La mamma di Gioele spiega al papà che c’è qualcosa che non va e prova a darne anche una spiegazione. Dice chiaramente di avere, a volte, “paura di stare in ansia, di svegliarmi presto, di andare in bagno, di sentirmi inferiore ad altre persone e di essere stanca di essere giudicata”. Viviana ammette di aver preso dei medicinali così come le hanno prescritto i medici perché ha avuto paura: “Mi succede di stare bene con le persone a cui voglio bene e alle volte no – aggiunge – Vorrei stare da sola con me”.
Nelle parole di Viviana al padre c’è posto anche per il piccolo Gioele, la sua ancora di salvezza, lo definisce. “Se penso al mio dolce bambino divento forte come sono sempre stata. Ho sempre pensato a lui, ho fatto il mio dovere di mamma e casalinga, per seguirlo passo passo” ha ammesso senza dimenticare però la paura e quel periodo così difficile della sua vita.
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“Conosco l’amore e vorrei essere accompagnata solo dall’amore, che nella mia vita mi ha sempre circondata. Mi sento debole, confusa, alle volte vorrei solo scappare da tutto” ha concluso Viviana.
FRANCESCA BLOISE
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