Nella notte un vasto incendio in città: fiamme alte nel porto, fumo e boati. Zona circoscritta senza vittime e feriti
Un incendio di vaste dimensioni con diverse esplosioni è divampato nella notte nel porto di Ancona. Fiamme e fumo altissimi sono stati visibili da gran parte della città e le cause sono ancora in corso di accertamento. Pericolo scampato ma la città su è svegliata con una densa colonna di fumo nell’aria. Fortunatamente non ci sono né vittime e né feriti.
Il fuoco è partito da un capannone dell’ex Tubimar e alimentato dal vento è arrivato fino al deposito di Ancona merci. Secondo le prime notizie il rogo avrebbe distrutto alcuni camion e le strutture dei capannoni avvolti dalle fiamme.
La preoccupazione è per quello che poteva esserci all’interno dei capannoni: solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici. Nella zona interessata, infatti, si trovano una ditta che produce azoto liquido, una centrale elettrica e un impianto di metano.
Il rogo è stato circoscritto e gli interventi immediati anche se le operazioni di spegnimento sono ancora in corso.
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Fiamme alte al porto: il comune consiglia: “finestre chiuse”
Per via dei materiali e delle sostanze presenti nei capannoni che sono stati interessati dall’incendio il Comune di Ancona consiglia a tutti i suoi cittadini di tenere, in via precauzionale, le finestre chiuse.
Decisione questa presa in attesa dei risultati delle analisi dell’Arpam e dell’Asur. Nel centro città la presenza del fumo è ancora alta nonostante gli interventi immediati sul luogo.
In azione, con autobotti e autoscale, diverse squadre dei Vigili del fuoco di Ancona, Macerata e Pesaro. A sostegno anche i mezzi delle forze dell’ordine che hanno chiuso e protetto la zona dell’incendio e quelli della Protezione civile della Regione Marche e del Comune di Ancona.
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Il Comune di Ancona ha stabilito “in via precauzionale” anche la chiusura di “tutte le scuole di ogni ordine e grado, le università, i parchi e gli impianti sportivi all’aperto”. Le autorità restano in attesa delle analisi e delle indicazioni dei sanitarie, dell’Arpam e dei Vigili del fuoco.
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